PARIGI – «Le parole non contano tutte allo stesso modo: propaganda e informazioni false nuocciono alla democrazia». Emmanuel Macron annuncia un progetto di legge per combattere le “fake news” e per rafforzare il controllo dei contenuti su internet «in periodo elettorale».
«Faremo evolvere il nostro dispositivo giuridico per proteggere la vita democratica contro queste notizie false», ha dichiarato il presidente francese, esprimendosi dinanzi ai giornalisti invitati all’Eliseo per la tradizionale cerimonia di auguri di inizio anno alla stampa.
In particolare, il leader di Parigi vuole smascherare quelle persone, partiti o istituzioni che finanziano, in modo anonimo, la diffusione di voci o informazioni false sui social network.
«Le piattaforme (internet, ndr) – ha spiegato – si vedranno così imporre obblighi di maggiore trasparenza su tutti i contenuti sponsorizzati per rendere pubblica l’identità degli inserzionisti e di chi li controlla, ma anche limitare i fondi destinati a questi contenuti».
In caso di diffusione di informazioni false, sarà dunque possibile rivolgersi al giudice attraverso un procedimento giudiziario che consenta, se necessario, di eliminare il contenuto in questione, cancellare il sito dai motori di ricerca chiudere l’account dell’utente, se non bloccare l’accesso al sito web che ha pubblicato il fake.
Nel discorso di 40 minuti dinanzi ai media, Macron ha anche annunciato un rafforzamento dei poteri del Consiglio superiore dell’audiovisivo (Csa) per «lottare contro ogni tentativo di destabilizzazione da servizi televisivi controllati o influenzati da Stati stranieri».
Un velato riferimento, in particolare, a RT France, l’emittente finanziata da Mosca che da fine dicembre ha cominciato a trasmettere in Francia, ma anche alla sua stessa campagna presidenziale, quando alcuni media russi tra cui Sputnik e Russia Today, lasciarono trapelare una presunta omosessualità del candidato di En Marche!.
Per Macron, lottare contro le fake news significa anche definire ciò che rientra nel campo della disinformazione, della propaganda politica o della semplice libertà d’espressione. Quindi la proposta ai media di avviare una «riflessione» deontologica in materia.
«L’approccio di Reporters sans frontières di inventare una sorta di certificazione degli organi di stampa che rispettano la deontologia del mestiere mi pare interessante ed auspicabile», ha aggiunto il presidente, che all’Eliseo ha deplorato i giornalisti morti e le minacce alla libertà di stampa nel mondo, incluso in alcuni Paesi europei, ed ha definito il ruolo del giornalista «più necessario che mai», tra «complottismo e populismo», dinanzi all’emergere delle fake news.
Infine, ha insistito sulla necessità di spezzare lo spirito di casta tra autorità dello Stato e mondo dell’informazione.
«Per troppo tempo – ha deplorato Macron dinanzi a un parterre di giornalisti francesi e corrispondenti esteri a Parigi – potere e media hanno dato la sensazione di essere complici. Per questo ritengo più sano che ognuno resti nel proprio ruolo», nel rispetto «della dignità democratica».
Il testo di legge contro le fake news entrerà in cantiere nelle prossime settimane dopo una concertazione con gli attori del settore. L’idea è stata già duramente criticata dal Front National di Marine Le Pen, che vede una minaccia per la libertà d’espressione. (ats)
Il presidente francese punta soprattutto l’indice contro Rt France finanziata da Mosca