Ha lavorato al Giorno, la Repubblica, Paese Sera, Donna Moderna, Provincia Pavese

E’ morto il giornalista Nino Gorio, aveva 63 anni

Nino Gorio

Nino Gorio

TRADATE (Varese) – E’ morto Nino Gorio, già cronista del Giorno (dal 1978 al 1990) e poi giornalista specializzato in turismo. In precedenza aveva lavorato alla Provincia Pavese, al Giornale di Brescia, a Brescia Oggi e a Paese Sera. Dimessosi dal Giorno, aveva lavorato a la Repubblica e a Donna Moderna. Ha vinto il Prenio Senigallia quale Giornalista dell’anno per il 1982. Era nato 63 anni fa (il 12 settembre 1950) a Soncino, in provincia di Cremona, ed era giornalista professionista dal 16 maggio 1975, dopo essere stato pubblicista dal 1969.
Negli ultimi anni ha collaborato con testate come l’Unità, Focus, Meridiani, Weekend e Il Sole 24 Ore. Con Carlo Lotti e per la Feltrinelli ha scritto “Un lungo cammino. Cinquant’anni di ingegneria nel mondo”. Sempre per la Feltrinelli ha scritto: Giordania. Deserti, castelli e profeti; Marocco. I giardini di pietra dell’Africa; Olanda. La terra rubata al mare.
La notizia è stata comunicata dalla nipote Chiara agli amici dello zio: “A tutti quelli che l’hanno conosciuto desideriamo far sapere che ieri 14 giugno 2014 alle ore 20.05 ci ha lasciato Nino Gorio. Per chi volesse fargli visita vi informiamo che fino a martedì sarà nella camera mortuaria dell’ospedale di Tradate, dove si può far visita indicativamente dalle 10 alle 16”.
Nino aveva organizzato fino all’anno scorso “Le Domeniche di Pianbosco”, col contributo dei colleghi del corso milanese n. 79 (il penultimo, tenuto nell’autunno 2011, in vista dell’esame di Stato): “incontri periodici a casa mia, che vedranno seduti alla stessa tavola 10 neo-colleghi (dove per “neo” si intende chi è diventato professionista negli ultimi tre anni circa) e un direttore (o dirigente) di testata. Un’occasione per non perdersi di vista, per ampliare le rete di relazioni professionali e per passare qualche ora serena insieme nel cuore di un verdissimo castegneto (dove abito)”. Una iniziativa, che rivela l’umanità e la civiltà di Nino. (francoabruzzo.it)
Nino Gorio ha visitato 92 Stati, messo al mondo due figlie (Manuela e Rosa), fumato circa 554.800 sigarette e non ha mai comprato un telefonino. Amante degli animali, aveva il vizio di portarsi a casa i gatti abbandonati che trovava in giro per il mondo: uno (Dzjunik) arriva dall’Armenia, un altro (Aisha) dalla Mauritania.

 

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