NAYPYIDAW (Birmania) – Se andate in Birmania non portatevi un drone o passerete dei guai. Lo hanno scoperto, a loro spese, il giornalista di Singapore Lau Hon Meng e la collega malese Mok Choy Lin, arrestati dalle autorità locali per aver fatto volare un drone su un edificio del parlamento, nella capitale Naypyitaw, dopo averlo importato nel Paese violando così le leggi in merito.
I due giornalisti stavano effettuando un servizio per la Turkish radio and television corporation, l’emittente nazionale turca per la quale lavorano, accompagnati dal pilota del drone Hla Tin e dall’interprete locale, il giornalista Aung Naing Soe. A riferire del loro arresto è stato il Ministero dell’Informazione della Birmania sulla propria pagina Facebook, dove sono state pubblicate le foto dei due giornalisti arrestati e del loro drone.
Il quotidiano The Straits Times, riportando le dichiarazioni della polizia locale, spiega che, nella giornata di sabato, «i due stranieri sono in stato di fermo presso la stazione di polizia di Myoma, a Naypyitaw mentre i due cittadini birmani sono stati condotti nella prigione di Pyinmana. Per tutti l’accusa è violazione della legge sull’importazione ed esportazione».
Secondo questa legge, chiunque esporta o importa le merci confinate o vietate può essere imprigionato fino a tre anni più una multa, non esiste però nessuna legge in particolare sull’uso dei droni. Lau e la Mok avevano intenzione di scattare alcune fotografie degli edifici e delle pagode del parlamento a Naypyitaw quando sono stati fermati dalle guardie di sicurezza. Il Ministero degli Affari esteri birmano ha informato le ambasciate di Singapore e Malesia sulla vicenda mentre più di venti agenti di polizia hanno fatto irruzione nell’abitazione dei due giornalisti dove sono state sequestrate alcune schede di memoria. (giornalistitalia.it)
Il singaporiano Lau Hon Meng, la malese Mok Choy Lin ed il birmano Aung Naing Soe