BANGALORE (India) – È stata ritrovata in una pozza di sangue, uccisa a colpi di pistola, davanti alla sua residenza di Bangalore, la giornalista e attivista indiana Gauri Lankesh, 55 anni. Un commando armato le ha riversato addosso 7 colpi di arma da fuoco, esplosi a distanza ravvicinata.
La giornalista, molto nota per le sue battaglie contro le caste e la politica nazionalista indù, era conosciuta come una reporter coraggiosa e dalla grande umanità che aveva più volte criticato i nazionalisti indiani e della destra, compresi i membri del partito conservatore di governo Bjp, Bharatiya Janata Party. Proprio questi ultimi hanno attaccato apertamente i giornalisti, usando termini come “presstitute” (un mix di giornalista e prostituta) per descriverli.
Gauri Lankesh aveva lavorato, agli inizi della sua carriera, per “The Times of India” mentre, in seguito, aveva gestito un giornale indipendente, “Lankesh Patrike”, insieme a suo fratello Indrajit, per diversi anni. Il giornale, in lingua kannada, era stato fondato da suo padre, Patrike Lankesh, appunto, un poeta e scrittore di sinistra. (giornalistitalia.it)
Combatteva e denunciava le caste e la politica nazionalista indù. Aveva 55 anni