MILANO – Una nuova richiesta di danni a Vivendi dalla galassia del gruppo Fininvest per complessivi 3 miliardi di euro: 2 miliardi per Mediaset e Rti e 1 miliardo per Fininvest in relazione all’acquisizione di azioni Mediaset alla fine del 2016. A quantificare così la richiesta del gruppo italiano è la stessa Vivendi nella relazione sui conti semestrali presentati ieri alla comunità finanziaria.
Nel documento viene ricostruita la diatriba legale nata in seguito alla mancata acquisizione di Premium da parte di Vivendi, ad aprile 2016, che ha condotto a una prima udienza di fronte al Tribunale di Milano. Il giudice, si legge nella relazione, ha invitato le parti a cercare un accordo la cui ricerca è iniziata con un procedimento di mediazione al via il 3 maggio scorso presso la Camera nazionale e internazionale di arbitrato di Milano.
“Nonostante questa mediazione, che è ancora in corso, il 9 giugno scorso Mediaset, Rti e Fininvest hanno presentato una nuova richiesta di danni a Vivendi” per la scalata a Mediaset della fine dello scorso anno con i querelanti che “hanno chiesto che questa azione legale sia unita alla prima”.
La motivazione è che “questa acquisizione sarebbe avvenuta in violazione dell’accordo dell’8 aprile 2016, della regolamentazione italiana sui media e come un atto di concorrenza sleale”, spiega Vivendi.
Infine, “i ricorrenti hanno chiesto che, in attesa della cessione di tali titoli, Vivendi sia tenuta a non esercitare i propri diritti (inclusi i diritti di voto) su tali azioni Mediaset”. (adnkronos)
È la nuova richiesta danni per la scalata al Gruppo Fininvest alla fine del 2016