MILANO – Il mancato accordo tra la Società Editoriale Libero assistito dalla Fieg ed il Cdr assistito dalla Fnsi con le associazioni regionali di stampa di Lazio e Lombardia, rende sempre più concreto il rischio di chiusura della redazione di Roma con conseguente trasferimento dei giornalisti a Milano. La decisione dell’azienda, annunciata il 13 giugno scorso nella sede milanese della Fieg, non ha dunque subito alcuna variazione, rispetto a quanto previsto dal Piano Editoriale, ad eccezione del rinvio al 1° ottobre della data di trasferimento dei 14 giornalisti.
L’assemblea di redazione di Libero, “nel prendere atto che il tavolo sindacale non ha prodotto alcun tipo di accordo”, chiede che i colleghi di Roma “vengano informati ufficialmente e con comunicazione scritta dall’azienda e dalla direzione sul tipo di mansione che saranno chiamati a occupare una volta arrivati a Milano”.
Il Comitato di redazione, ancora in attesa delle risposte alle domande formulate a giugno, ricorda, infatti, che “eventuali spostamenti di colleghi da un settore all’altro devono essere comunicati preventivamente al Cdr, nei modi previsti dal contratto nazionale di lavoro giornalistico”. (giornalistitalia.it)
Il tavolo sindacale differisce solo il trasferimento. Il Cdr: “Nero su bianco le mansioni”