IL CAIRO (Egitto) – La procura del Cairo ha chiesto “il massimo della pena” per i 20 imputati del processo contro la tv satellitare del Qatar, al-Jazeera, accusata di sostegno ai Fratelli Musulmani, movimento messo al bando dalle autorità egiziane lo scorso anno. Le pene richieste vanno dai 15 ai 25 anni di detenzione. Tra gli imputati ci sono il giornalista australiano Peter Greste e i suoi colleghi Mohamed Fadel Fahmy e Baher Mohamed.
I tre sono stati arrestati lo scorso dicembre con l’accusa di aver “danneggiato la sicurezza nazionale” con la trasmissione di notizie false sulla situazione in Egitto. Greste ha trascorso un mese in isolamento prima che l’accusa nei suoi confronti fosse formulata. Da febbraio 2014 condivide la cella con Fahmy e Mohamed.
La vicenda ha suscitato lo sdegno della comunità internazionale e anche l’Alto commissariato Onu per i diritti umani ha chiesto più volte alle autorità egiziane il “rilascio immediato” dei reporter arrestati. (Aki)
Chiesti dai 15 ai 20 anni per Peter Greste, Mohamed Fadel Fahmy e Baher Mohamed