Un’associazione e un premio per ricordare la giornalista di Sky scomparsa nel 2016

“Il nostro lavoro è verità”, omaggio a Letizia Leviti

Letizia Leviti

Letizia Leviti

FIRENZE – “Il nostro lavoro è verità”. Su questa testimonianza di Letizia Leviti, la giornalista di Sky scomparsa prematuramente nel luglio del 2016, è nata l’associazione che porta il suo nome. Alla base, i valori da lei ricercati nell’esercizio della sua professione: onestà intellettuale, trasparenza nell’indagine, cura del linguaggio, chiarezza espositiva.
La prima iniziativa sarà il premio Letizia Leviti, istituito con il patrocinio del Comune di Firenze, per valorizzare quei cronisti che, attraverso il loro lavoro, avranno rappresentato al meglio il messaggio di Letizia. Il 21 luglio a Palazzo Vecchio a Firenze, saranno proclamati i vincitori nelle categorie carta stampata, tv, web, giovani under 35. La giuria del premio sarà composta da Emilio Carelli, fondatore di Sky Tg24 ed ex direttore della testata, Paolo Mieli, Paolo Graldi, Mario Orfeo, Giovanna Lio, Giuseppe Benelli e Giovan Battista Varoli.
A gennaio 2018 sarà online il bando del premio Letizia Leviti Under 30 per giornalisti non ancora assunti che non hanno compiuto i 30 anni d’età. A decretare i vincitori, a luglio del prossimo anno, cinque giovani cronisti da tutta Italia. In palio, tre stage nella redazione di Sky per coloro che avranno saputo raccogliere l’esempio di verità di Letizia.
Nel 2018, anche un premio “alla carriera” per i giovani che sapranno raccontare la propria esperienza di giornalisti, attraverso sacrifici e difficoltà, investimenti, speranze, conquiste, dubbi e soddisfazioni. Volutamente intitolato “alla carriera” proprio per affermare la centralità della qualità professionale nei giornalisti delle nuove generazioni.
L’Associazione Letizia Leviti è nata per iniziativa di Giovan Battista Varoli, Dario Nardella, Emilio Carelli, Pier Luigi Berdondini, Giovanna Lio, Eva Giovannini, Tonia Cartolano, Andrea Bonini, Beatrice Gambineri, Yehezkel Yerushalmi, Sergio Maria Lotito, Cosimo Maria Ferri e Gianni Bisiach. (sir)

 

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