CAGLIARI – Si è conclusa, davanti al Tribunale monocratico di Cagliari, la discussione del processo per i presunti reati di natura fiscale e tributaria contestati al gruppo editoriale Epolis, la società che pubblicava numerosi quotidiani free-press in tutta Italia fallita per un buco di 120 milioni di euro.
Questo filone del processo, diverso da quello principale che vede i vertici del gruppo imputati di bancarotta, è scaturito dagli omessi versamenti contributivi ai giornalisti ed alle ritenute certificate e non versate.
Se gli avvocati difensori Guido Manca Bitti, Luigi Concas e Massimiliano Ravenna hanno chiesto l’assoluzione per i loro assistiti, il pubblico ministero Giangiacomo Pilia ha chiesto la condanna a 2 anni di reclusione per l’ex editore Alberto Rigotti, 1 anno e 6 mesi per Vincenzo Maria Greco, 1 anno e 3 mesi per Sara Cipollini, 1 anno per Francesco Ruscigno, 9 mesi per Carlo Momigliano e 6 mesi per Claudio Noziglia.
La sentenza è attesa per il 22 settembre prossimo. (giornalistitalia.it)
Per il filone relativo all’omessa contribuzione ai giornalisti e le ritenute non versate