ROMA – Meron Estefanos è una giornalista di origine eritrea che vive in Svezia. Da anni si batte per denunciare gli orrori del Sinai, regione dell’Egitto dove centinaia di suoi connazionali vengono rapiti e torturati da bande di trafficanti con lo scopo di ottenere un riscatto.
Dalla Svezia Meron conduce un programma radio al cui interno tenta di mantenere un contatto quotidiano con gli ostaggi e con le loro famiglie che in Israele vengono ricattate. Meron registra tutte le telefonate, a volte sono gli stessi ostaggi che la chiamano.
La giornalista è una delle prime ad aver raccolto è archiviato dati sugli orrori del Sinai e ad aver avviato una campagna di denuncia per attirare l’attenzione dei governi e delle istituzioni.
Ultima puntata di “Questo mare è di piombo”, le frontiere del Mediterraneo in 12 tappe, una rubrica realizzata dall’agenzia radiofonica Amisnet in collaborazione con Redattore sociale.
Dopo aver toccato l’enclave spagnola in terra d’Africa di Melilla, il porto di Zarzis in Tunisia, la Libia, Malta, il viaggio si chiude nella frontiera tra il Sinai e Israele. Gli audio reportage esclusivi sono stati realizzati nell’ambito del progetto “Across the sea”, con il contributo della Anna Lindh Foundation e in partenariato con il Servizio Civile internazionale, Active vision, Geminarie group, Asociacion pro Derechos Humanos de Andalucia. (Redattore Sociale) Meron, la giornalista eritrea che lotta contro i trafficanti di uomini
Da anni denuncia gli orrori del Sinai: centinaia di connazionali rapiti, torturati e uccisi