TORINO – “I social devono assumersi maggiori responsabilità per quello che viene pubblicato sulle loro piattaforme”. È il direttore del Financial Times, Lionel Barber, a puntare l’indice contro Twitter definendolo “uno degli strumenti più pericolosi in circolazione, perché incoraggia le persone ad essere sarcastiche”.
Gli strali contro i cinguettii in rete li ha lanciati in occasione della tavola rotonda sul futuro del giornalismo internazionale “The future of newspapers”, che ha avuto luogo ieri a Torino occasione dei festeggiamenti per i 150 anni del quotidiano La Stampa.
Dal canto suo, Bobby Ghosh, direttore di Hindustan Times ha definito “Facebook un male necessario”, mentre Lydia Polgreen, direttore dell’Huffington Post ha confessato che per lei è “molto difficile essere cinica verso gli strumenti social, che permettono a milioni di persone di avere accesso alle informazioni”.
Infine, Tsuneo Kita, presidente di Kinnei, ritiene che “per contrastare Facebook e Google ed evitare che sottraggano pubblicità ai giornali, è necessario produrre notizie di qualità, vere e verificate, così da ampliare il pubblico di lettori”.
Il presidente del più grande giornale finanziario al mondo ritiene che “in Giappone l’influenza di Facebook e Google è decisamente minore rispetto al mondo occidentale. Basti pensare che circa il 60% dei nostri ricavi deriva dagli abbonamenti e solo il 40% dalla pubblicità”. (giornalistitalia.it)