Farid Ikken, 40 anni, algerino, è studente dell’Università di Metz con una tesi sui media

Dottorando in giornalismo terrorista a Notre Dame

cattedrale

Le circa mille persone terrorizzate, ieri, a Notre Dame da Farid Ikken

PARIGI (Francia) – L’attentatore di ieri a Notre Dame è Farid Ikken, algerino, nato nel 1977 e arrivato nel marzo 2014 in Francia. Nella sua abitazione sarebbe stato ritrovato un video con il giuramento all’Isis e il proposito di commettere attentati. Secondo alcuni media francesi l’uomo è un ricercatore, laureato in Scienze sociali e dottorando in Francia, con diverse pubblicazioni, e sarebbe sposato con una svedese.
La conferma arriva nella tarda serata di ieri: Farid Ikken, 40 anni, è uno studente dell’Università di Metz, dottorando in giornalismo, con una tesi sui media, in particolare quelli del Nord Africa. Lo ha dichiarato il presidente dell’Università di Lorena, Pierre Mutzenhardt, alla radio France Bleu. Il rettore ha confermato che Ikken studia dal 2014 per un dottorato in giornalismo al CREM, il Centro di ricerca sulle mediazioni. All’università affermano che Ikken era giornalista in Algeria.
Il dottorando in giornalismo di origine algerina ha seminato il panico a Notre Dame, aggredendo con un martello un agente della polizia municipale davanti alla Cattedrale e gridando: “Questo è per la Siria”. Immediata la risposta dei colleghi del poliziotto, che hanno sparato all’aggressore colpendolo al petto. L’aggressore, che aveva anche due coltelli, è stato portato via in ambulanza. Fonti vicine all’inchiesta riferiscono che l’assalitore ha detto di essere “un soldato del Califfato” dell’Isis.
Il poliziotto aggredito, di circa 20 anni, ha invece riportato una lieve ferita al collo: «Sta bene – ha riferito il ministro dell’Interno Gerard Collomb – le sue condizioni sono buone, avrebbero potuto essere più gravi se il suo collega non avesse prontamente reagito». Intanto la situazione è tornata alla normalità.
Due ore dopo l’attacco il migliaio di persone – in gran parte turisti – che erano rinchiusi dentro la cattedrale sono stati fatti uscire. A gruppi, dopo essere stati perquisiti, le persone sono state fatte uscire e – ad una ad una – i poliziotti hanno mostrato loro la foto dell’aggressore, chiedendo a tutti se lo avessero visto. Lo spiegamento di polizia resta sulla spianata di Notre Dame, mentre sia il Pont Saint-Louis sia il quai della Senna adiacente, dove sorge la Prefettura, sono stati di nuovo aperti al traffico. (ansa)

I commenti sono chiusi.