NUEVA ITALIA (Messico) – Non c‘è pace per la libertà di stampa in Messico, dove un gruppo di giornalisti è stato addirittura costretto ad aprire un rifugio segreto per proteggere i colleghi minacciati dai narcos e dalla malavita.
L’ultimo gravissimo episodio è relativo al rapimento del giornalista Salvador Adame Pardo, editore e direttore dell’emittente televisiva Canal 6 Media Tv di Nueva Italia, nello stato di Michoacán. Numerosi testimoni hanno riferito alla polizia che un commando armato, la notte di giovedì, ha bloccato l’autovettura del giornalista che, costretto a scendere, è stato poi fatto a salire a bordo di un’altra vettura che si è allontanata ad elevata velocità.
Dal 2000 in Messico oltre 90 giornalisti sono stati uccisi e altre 17 sono letteralmente scomparsi nel nulla. Il governo federale ha avviato un programma di protezione dei giornalisti nel 2012, da quella data 181 reporter hanno ricevuto assistenza.
Il rapimento di Salvador Adame Pardo allunga, così, l’impressionante lista di persone scomparse da quando il governo centrale ha dichiarato guerra ai narcos. In dieci anni, infatti, sono sparite oltre 30 mila persone. La sanguinosa escalation di sangue ha portato, così, il Messico a superare l’Iraq e l’Afghanistan nella lista nera dei Paesi con più morti ammazzati, nella quale è secondo soltanto alla Siria. (giornalistitalia.it)
Direttore di Canal 6 Media Tv prelevato da un commando armato a Nueva Italia