ROMA – La Rai “c’è e fa dei numeri che spaventano chi insegue, in Rai abbiamo l’urgenza di corrispondere alla realizzazione di una trasformazione che ci renda più agili, più competitivi, più coerenti con la missione che la Convenzione disegna. Non saremo così fessi da lasciare che le parole che ci vengono messe in bocca incattiviscano il confronto”. Così Guelfo Guelfi, consigliere di amministrazione della Rai, replica con un post su Facebook ad Aldo Grasso, critico televisivo del Corriere della Sera.
“Non gli vado giù – denuncia Guelfi – non gli va giù che esista, che sia pisano, che abbia settantadue anni e che nella vita abbia fatto tutto quel che credevo giusto. Perfino cambiando opinione, cambiando città, cambiando famiglia. Si sa: spiriti liberi si nasce. Aldo zelante verso le correnti di pensiero con tanta corrente e poco pensiero, dimentica il pulpito – aggiunge Guelfi – da cui muove la predica”. E quindi sottolinea che il critico “parla dall’alto di un conflitto d’interessi a cui si potrebbe rivolgere con un sguardo la legge. Scusate ma la frase dal sen fuggita «… ormai news, fiction, cultura prosperano su reti più agili e moderne» non vi dice per chi predichi il tipo? Non è il suo datore di lavoro Urbano Cairo titolare di una testata giornalistica e di una testata televisiva? Non è che con queste prediche pretendono di accreditarsi, come ebbe a dire tanti anni fa Franco Fortini a proposito dell’Urss: impiantano commerci, commerciando impianti? Ma così va il mondo”.
Il consigliere Rai rileva, quindi, “intanto si sono portati a casa i soldi del Giro d’Italia, che sarà anche la centesima edizione, che sarà stata anche una trattativa dura, e per la quale in Rai produrremo tante ore di trasmissione e dirette, ma che se non lo si continuasse a vedere sulla Rai il Giro, si sgonfierebbe”.
Proprio due giorni fa in Rai c’è stata la presentazione di un palinsesto ancor più rinforzato per il Giro del Centenario, conferenza stampa che ha visto impegnati il dg di viale Mazzini, Antonio Campo Dall’Orto, e lo stesso Cairo, protagonisti di una trattativa tra Rai e Rcs Sport che Campo Dall’Orto ha definito “aspra e lunga” prima che si riuscisse ad arrivare ad una mediazione chiudendo un accordo biennale con diritto di negoziazione per la stessa Rai. (agi)