ROMA – È bufera dopo l’articolo del Fatto Quotidiano di oggi, dal titolo “Lotti dà buca alle agenzie poi si fa selfie sulla neve”, firmato da Marco Franchi. L’ufficio stampa del ministro precisa che “la ricostruzione fatta sui contenuti della riunione avvenuta nella sede della Fnsi è priva di ogni fondamento e che la presenza del ministro all’Abetone era programmata da tempo e finalizzata esclusivamente alla sua partecipazione ad una iniziativa di solidarietà per le popolazioni colpite dal terremoto (tutto facilmente verificabile)”.
“Nella giornata di venerdì – spiega l’ufficio stampa di Lotti – non era stato fissato nessun incontro. Si ricorda infatti, ai fini di una corretta e completa informazione, che il ministro Lotti ha convocato il segretario generale del sindacato dei giornalisti per un incontro da tenersi la prossima settimana sul tema delle agenzie di stampa: un dato essenziale questo, che nell’articolo però non viene riportato, nonostante a supporto vi siano un comunicato stampa ufficiale e 10 lanci delle principali agenzie di stampa che riportano il medesimo contenuto”.
“Un giornale serio – rincara la dose la senatrice Giuseppina Maturani, vice presidente del Gruppo Pd al Senato – dovrebbe dare informazioni vere. Il Fatto Quotidiano oggi ha sbattuto in prima pagina il ministro Lotti, riportando notizie non vere, che alimentano solo polemiche sterili e strumentalizzazioni politiche. E c’è sempre dietro l’angolo qualche politico che, invece di verificare la veridicità delle notizie, trova il pretesto per invocare dimissioni insensate”.
Chiaro il riferimento al senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri, secondo il quale “Lotti si dovrebbe dimettere per la sua totale inadeguatezza a qualsiasi ruolo di governo”.
Commentando la notizia del Fatto, Gasparri ha, infatti, dichiarato che “non è solo una questione di disinteresse. Nei confronti delle agenzie di stampa il ministro Lotti si è mostrato in totale malafede. Ha rifiutato un necessario e urgente incontro che avrebbe evitato lo sciopero, in una giornata straordinaria a livello internazionale come ieri, e ha mandato dei suoi emissari a inventare scuse e bugie per giustificare la sua assenza”. “Lotti – ha attaccato Gasparri – si dovrebbe dimettere per la sua totale inadeguatezza a qualsiasi ruolo di governo. La protesta delle agenzie di stampa è stata più che giusta. Lotti con la sua latitanza ha mostrato disprezzo e arroganza. È un momento veramente difficile per l’editoria e per le agenzie di stampa. Ma l’atteggiamento sprezzante di Lotti rappresenta un insulto senza precedenti”.
A replicare al Fatto Quotidiano ed a Gasparri anche la vicepresidente del gruppo Pd alla Camera, Alessia Morani, secondo la quale “con la ricostruzione di oggi su Lotti il Fatto Quotidiano passa dal giornalismo basato sulla realtà al post-giornalismo, quello tipico della post-verità”.
“A prescindere dal solito linguaggio offensivo – sottolinea Morani – il problema della ricostruzione del Fatto è che essa è smentita dalle circostanze. Lotti non ha fatto saltare alcun incontro per una ragione così semplice che solo la malafede del giornale di Travaglio può trascurare: l’incontro era fissato non per venerdì, ma per la prossima settimana. Quanto all’interesse per i problemi delle agenzie di stampa, Lotti lo ha dimostrato prima mantenendo i 50 milioni del fondo in loro favore e poi confermandolo anche per il prossimo anno”.
“Dal momento che si tratta di informazione, ci si aspetterebbe maggior equilibrio e correttezza, invece – incalza Alessia Morani – che un giornalismo a tesi infarcito di vere e proprie menzogne. Anche perché si trattava di notizie verificabili attraverso le agenzie di stampa. Stesso discorso vale per Gasparri, che evidentemente si informa solo sui social network e non su quelle stesse agenzie che ora difende con tanto calore ma, quando era ministro, lo lasciavano indifferente”.
Infine il senatore del Pd Claudio Moscardelli, per il quale “l’attacco del Fatto al ministro Lotti non ha nulla a che fare con l’informazione, ma appartiene alla disinformazione militante e preconfezionata a scopi politici. La ricostruzione del Fatto è smentita dai fatti. Stiamo parlando di informazione e sarebbe auspicabile dare giuste e corrette notizie. Non facciamo polemiche inutili basate sulle menzogne. Tutto è facilmente verificabile leggendo i lanci delle stesse agenzie”. (giornalistitalia.it)