TRIESTE – “Il rischio di chiusura delle sedi regionali della Rai, con la cancellazione dei nostri presidi informativi e culturali sui territori, al centro della visita nei nostri studi televisivi di una folta rappresentanza di parlamentari eletti in Friuli Venezia Giulia”. Lo denuncia il Comitato di redazione della Tgr Rai Friuli Venezia Giulia, sottolineando che “deputati e senatori, su invito del Comitato di redazione, sono stati accolti dai vertici della sede e dai dirigenti dei diversi settori produttivi, dell’informazione e dei programmi, in lingua italiana e slovena”.
“Il decreto-legge numero 66 emanato dal Governo Renzi – osserva il Cdr – elimina l’obbligatorietà della presenza delle sedi nelle regioni, una presenza nell’interesse delle comunità, com’è nella natura e nella missione del Servizio Pubblico.
Se le nostre Sedi Rai venissero chiuse, è stato esposto ai parlamentari, verrebbe meno la puntuale informazione e la rappresentazione della realtà delle nostre città e dei nostri paesi”.
Parallelamente il Governo, col medesimo decreto-legge, il Comitato di redazione chiede alla Rai il versamento di 150 milioni e “suggerisce” la vendita di quote di Raiway, la società controllata che gestisce la preziosa rete di trasmissione.
All’incontro hanno partecipato i deputati Tamara Blazina (Pd), Giorgio Brandolin (Pd), Paolo Coppola (Pd), Massimiliano Fedriga (Lega Nord), Gian Luigi Gigli (Per l’Italia), Gianna Malisani (Pd), Serena Pellegrino (Sel), Aris Prodani (M5S), Walter Rizzetto (M5S), Paolo Russo (Fi), Sandra Savino (Fi) ed i senatori Carlo Pegorer (Pd) e Lodovico Sonego (Pd). Tutti i parlamentari, appartenenti a tutti gli schieramenti, hanno manifestato disponibilità e attenzione al futuro del Servizio Pubblico in Italia.
Verrebbe meno la puntuale informazione e la rappresentazione della realtà