Entro il 21 febbraio le iscrizioni al concorso. Il Festival a Riccione dal 23 al 25 giugno

Giornalismo d’inchiesta: tornano i Dig Awards

DIG awardsRICCIONE (Rimini) – Tornano i Dig Awards, premi internazionali dedicati al giornalismo d’inchiesta video che saranno assegnati a Riccione durante il prossimo Dig Festival, in programma dal 23 al 25 giugno 2017. La manifestazione, organizzata dall’Associazione Dig, continua a sostenere attivamente il giornalismo investigativo, mettendo in contatto reporter di ogni nazionalità con i più importanti operatori del settore.
Come già accaduto nel 2016, dedica, inoltre, particolare attenzione alle forme più innovative di giornalismo investigativo: dalle inchieste digitali alle esperienze più interessanti di “hacking journalism”, capaci di portare alla luce notizie e scandali di portata internazionale attraverso so sticati strumenti informatici.
A testimoniare l’interesse per queste forme di giornalismo è la scelta del nuovo presidente di giuria dei Dig Awards: Jeremy Scahill, reporter che fa del giornalismo investigativo uno strumento di salvaguardia democratica. Premiato per due volte con il prestigioso George Polk Award, ha lavorato come corrispondente dai più importanti fronti di guerra degli ultimi vent’anni. Dalle sue indagini sulla Blackwater e sugli altri contractor dell’esercito USA sono scaturite diverse inchieste del Congresso degli Stati Uniti. Il suo libro Dirty Wars è diventato un documentario nominato agli Oscar nel 2014. Nello stesso anno, insieme a Glenn Greenwald e Laura Poitras, ha fondato The Intercept, piattaforma di informazione online che ha approfondito, tra gli altri temi, anche le rivelazioni di Edward Snowden sui programmi di sorveglianza di massa della Nsa.
Con Scahill entrano in giuria Pino Corrias, vicedirettore editoriale dell’offerta informativa Rai, Maggie O’Kane, reporter del Guardian già premiata come miglior giornalista europea, e Morten Møller Warmedal, caporedattore della sezione documentari di Nrk, emittente norvegese con cui si è aggiudicato un Prix Italia nel 2014 e un Prix Europa nel 2015.
I nuovi giurati si aggiungono ad altri nove grandi professionisti del settore: Alexandre Brachet, fondatore della casa di produzione francese Upian; Riccardo Chiattelli, direttore di laeffe; Corrado Formigli, autore e presentatore di Piazza pulita (La7); John Goetz, fondatore del team investigativo congiunto di Ndr e Süddeutsche Zeitung; Nils Hanson, giornalista di punta della tv svedese SVT; Marco Nassivera, direttore dell’informazione per l’emittente franco-tedesca arte; Alberto Nerazzini, giornalista freelance già a Report e Anno Zero; Andrea Scrosati, vice president programming di Sky Italia; Margo Smit, giornalista e dirigente della tv olandese Nos.
Nel lavoro di selezione, i tredici giurati saranno affiancati da un comitato composto da Dario Barone, Danilo Chirico, Emanuele Piano e, in rappresentanza di DIG, Davide Fonda, Sara Paci e Matteo Scanni.
Sono sei le categorie di concorso, con termine di iscrizione ssato al 21 febbraio 2017 ad esclusione di DIG Pitch per il quale le iscrizioni scadono il 21 marzo 2017: Dig Pitch è la sezione riservata ai progetti d’inchiesta video, ancora in fase di sviluppo o pre-produzione, dedicati a temi di particolare rilevanza economica, politica e sociale. Se in passato i progetti dovevano concentrarsi sull’Italia, quest’anno il focus si allarga a tutti i Paesi europei. Al vincitore è assegnato un premio di produzione da 20.000 euro, ma DIG Pitch offre possibilità enormi anche agli altri nalisti.
Il vincitore sarà, infatti, scelto in una sessione di pitching in cui gli autori saranno invitati a presentare il loro progetto, in inglese, davanti alla giuria e a una platea composta da società di produzione, distributori e rappresentanti di centri di giornalismo europei. Un format innovativo, che negli ultimi due anni ha portato alla produzione di sette progetti d’inchiesta.
Le altre cinque categorie di concorso riguardano opere video-giornalistiche già realizzate. Inchieste tv e reportage video di lunga durata possono concorrere nelle sezioni Investigative Long e Reportage Long (massimo 90 minuti, in palio 2.500 euro).
A inchieste e reportage di media lunghezza sono riservate le sezioni Investigative Medium e Reportage Medium (massimo 27 minuti, 1.500 euro). Viene, infine, introdotto un premio per i servizi brevi (Short, fino a 12 minuti, 1.000 euro).
Il DIG Festival non si limiterà a proclamare i vincitori dei sei Dig Awards, ma presenterà e proietterà le inchieste finaliste. Dal 23 al 25 giugno, inoltre, la città di Riccione ospiterà mostre e incontri pubblici, con un’attenzione di riguardo per i corsi della Dig Academy: una ventina di seminari accreditati dall’Ordine nazionale giornalisti ai ni della formazione continua.
Numerosi gli argomenti che verranno trattati, in un confronto serrato tra professionisti italiani e stranieri. Si parlerà di tecniche dell’approfondimento, di inchieste tv, di nuovi linguaggi e di hacking journalism, ma anche di temi delicati e attuali come il racconto delle migrazioni e l’uso della querela contro i giornalisti a scopo intimidatorio.
“I Dig Awards si confermano un evento strategico per il nostro Paese e per il nostro territorio” dichiara Massimo Mezzetti, assessore regionale a cultura, politiche giovanili e politiche per la legalità.
“Ancora una volta la manifestazione si conferma la ribalta ideale per chi crede a un giornalismo autorevole e coraggioso, garanzia primaria di ogni società democratica. I giornalisti italiani hanno la possibilità di confrontarsi con professionisti di valore internazionale e, grazie al DIG Pitch, anche i reporter più giovani possono dare voce alle loro idee e ai loro progetti, su temi di portata europea e non solo nazionale. Per la Regione Emilia-Romagna è un onore essere parte attiva di una manifestazione come questa, fondamentale per la formazione di una cittadinanza responsabile.”
“Dig Awards è uno degli appuntamenti che fanno di Riccione un luogo dove accadono cose uniche – afferma Renata Tosi, sindaco di Riccione – una vetrina pregiata per progetti speciali che qui trovano terreno fertile e oriscono. Nel caso del giornalismo di inchiesta, si tratta di un’occasione imprescindibile per i professionisti dell’informazione dall’ampio respiro internazionale che apre una nestra a reporter e video maker spesso giovani, preparati e di talento, e di portare all’attenzione del’opinione pubblica e dei media casi il più delle volte sconosciuti su cui è doveroso puntare i ri ettori. Siamo pronti per la nuova edizione che ci attende, preparati a raccogliere nuovi stimoli e a rilanciare, anche grazie a questi risultati, con rinnovata determinazione”.
Dig Awards, Dig Festival e Dig Academy sono iniziative organizzate dall’Associazione Dig | Documentari Inchieste Giornalismi, in collaborazione con il Comune di Riccione e con il patrocinio dell’Ordine nazionale dei giornalisti e dell’Ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna.

LA GIURIA

JEREMY SCAHILL (PRESIDENTE DI GIURIA)

Reporter e corrispondente di guerra americano, Jeremy Scahill è uno dei fondatori del sito di informazione The Intercept ed è autore di due libri-inchiesta di successo, Dirty Wars: The World Is a Battle eld e Blackwater: The Rise of the World’s Most Powerful Mercenary Army. È stato in Afghanistan, Iraq, Somalia, Yemen, Nigeria, nella ex Jugoslavia e in numerosi altri teatri di guerra, e ha lavorato per testate come The Nation e programmi tv come Democracy Now! Negli Usa, dai suoi lavori sono scaturite diverse inchieste parlamentari. Insignito con alcuni dei più importanti premi giornalistici, ha vinto per due volte il George Polk Award, nel 1998 per la sua attività di corrispondente estero e nel 2008 per l’inchiesta Blackwater. È inoltre autore e produttore di Dirty Wars, nominato all’Oscar come miglior documentario nel 2014.

ALEXANDRE BRACHET

Fondatore e CEO della società di produzione video Upian, è uno dei più importanti player al mondo nella realizzazione di documentari per il web e di prodotti multimediali ibridi, a metà strada tra cinema documentario e narrazione digitale.

RICCARDO CHIATTELLI

Classe 1976, nato a Siena ma cresciuto a Roma, è laureato in comunicazione alla Sapienza. Dopo dieci anni tra Cult Network, Fox Channels Italy e Sky Italia con il lancio di Cielo e delle sue produzioni originali, ora è direttore di laeffe, tv del gruppo Feltrinelli.

PINO CORRIAS

Vicedirettore editoriale dell’offerta informativa Rai, è giornalista, scrittore e sceneggiatore. È stato inviato speciale del quotidiano La Stampa e poi capostruttura di Rai Fiction, per cui ha prodotto tra gli altri il lm di Marco Tullio Giordana La meglio gioventù. Negli ultimi anni ha collaborato con testate come il Venerdì di Repubblica, il Fatto Quotidiano e Vanity Fair.

CORRADO FORMIGLI

Inizia la carriera a Paese Sera, poi è alla Rai per Tempo Reale. Dopo un periodo a Mediaset come inviato di Moby Dick, torna alla Rai per collaborare a Circus, Raggio Verde, Sciuscià. Dal 2011 è autore e conduttore di Piazza Pulita, su La7.

JOHN GOETZ

Nato a New York, vive in Germania dal 1989. Ha condotto inchieste di successo sul terrorismo neonazista, le operazioni della Cia in Europa, la fuga di Edward Snowden, i raid Nato sull’ospedale di Kunduz. Già attivo con Cbs, Los Angeles Times, The Sunday Times, The Guardian e Der Spiegel, lavora per NDR e Süddeutsche Zeitung.

NILS HANSON

Svedese, è un’icona del giornalismo investigativo scandinavo. Attivo sulla stampa quotidiana dall’età di 16 anni, ha condotto le prime inchieste nel 1986 sul Göteborgs-Posten per poi passare a Tv4 e all’emittente pubblica Svt. Qui dal 2004 dirige il pluripremiato programma Uppdrag granskning (Missione inchiesta).

MORTEN MØLLER WARMEDAL

Norvegese, ha una lunga esperienza nella carta stampata e in tv, sia come giornalista che come dirigente. Dal 2003 lavora all’emittente pubblica Nrk, dove attualmente è il responsabile della divisione documentari. Come reporter o produttore, ha ottenuto numerosi riconoscimenti vincendo, tra gli alti, il Madrid International Film Festival, lo Uk FIlm Festival, il Prix Italia e il Prix Europa.

MARCO NASSIVERA

Da gennaio 2013 è direttore dell’informazione per l’emittente franco-tedesca Arte. In precedenza, per più di dieci anni è stato responsabile di Arte Reportage dove ha de nito le linee editoriali della testata web e televisiva.

ALBERTO NERAZZINI

Giornalista e documentarista, ha scritto per quotidiani e settimanali e ha lavorato a lungo alla Rai, sia in radio che in tv. È stato inviato per Sciuscià, Raggio Verde, Anno Zero per poi approdare a Report. Ora ha scelto la via del freelance.

MAGGIE O’KANE

Giornalista e redattrice multimediale del Guardian, è stata direttrice editoriale di GuardianFilms, con cui ha prodotto web-doc e inchieste televisive di successo internazionale. Come inviata di guerra del Guardian, ha seguito i con itti più importanti dell’ultimo decennio ed è stata nominata Giornalista britannica dell’anno e Corrispondente estero dell’anno.

ANDREA SCROSATI

45 anni, entra a far parte di Sky Italia nel 2007 con la carica di vice president Corporate&Communications. Nel 2010 gli viene af data anche la responsabilità dell’offerta Cinema e del canale Sky Uno. Nel corso degli anni, la sua direzione cresce no ad comprendere tutta la programmazione non sportiva di Sky Italia, che include i rapporti con i canali terzi presenti sulla piattaforma, i servizi pay-per-view, le produzioni originali factual e ction di Sky Italia, il canale all-news Sky TG24, Sky Arte e Sky Atlantic, il canale dedicato alle serie televisive, nonché le attività del canale in chiaro Cielo e del nuovo servizio over the top Now Tv.

È consigliere di Auditel Spa, membro indipendente del Cda di Mediawan e Presidente del Cda di Vision Distribution.

MARGO SMIT

Componente dell’International Consortium of Investigative Journalists, insegna giornalismo televisivo alla Rijksuniversiteit di Groningen ed è ombudsman dell’emittente pubblica olandese Nos. In precedenza ha lavorato per Rtl 4 e Kro Reporter, e dal 2009 al 2015 ha diretto l’associazione olandese- amminga dei giornalisti investigativi.

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