ROMA – Blitz dell’Europol contro gli hacker che utilizzavano il malware conosciuto come “Blackshades”, attraverso il quale si cercava di estorcere denaro ai proprietari dei computer “infettati”. Circa cento persone sono finite in manette, dopo un’indagine che ha riguardato 16 diversi Paesi, secondo quanto riferito in un comunicato congiunto di Europol ed Eurojust.
Migliaia di persone in tutto il mondo avevano acquistato il “BlackShades Rat” (Remote Access Tools), un software che può essere usato per prendere il controllo della webcam di un utente o di tutto il computer, criptarne i contenuti e chiedere un “riscatto” per sbloccarli.
In due giorni, la polizia europea e l’FBI americana hanno perquisito 359 abitazioni, effettuato 97 arresti e sequestrato denaro contante, armi, droghe e un migliaia di apparecchiature per lo storaggio dei dati.
I raid hanno riguardato Olanda, Belgio, Francia, Germania, Gran Bretagna, Stati Uniti, Canada, Cile, Svizzera e Italia, dove il servizio anticrimini informatici della Polizia postale ha identificato e denunciato a piede libero 13 persone, sequestrando numerosi computer. (Asca)
In Italia la Polizia postale ha denunciato a piede libero 13 persone