Il ministro Poletti punta sulla decontribuzione e invita i giovani a studiare le lingue

Digitalizzazione e innovazione per creare lavoro

Giuliano Poletti

Giuliano Poletti

SALERNO – “Che ci sia una distanza tra le competenze dei giovani e la domanda del mercato è evidente perché abbiamo un certo numero di posti di lavoro che non trovano una risposta. Ma io credo che il tema importante oggi riguardi la digitalizzazione, l’innovazione e quello delle lingue”. A dirlo a Salerno il ministro del lavoro Giuliano Poletti a margine della iniziativa Job Day rivolta ai giovani in cerca di lavoro.
“Siamo un Paese aperto al mondo sul piano del turismo, delle esportazioni e delle relazioni culturali – ha aggiunto Poletti – e quindi noi abbiamo bisogno di gente che parli largamente tutte le lingue del mondo per costruire relazioni e dialogare per far passare anche la simpatia del nostro popolo. È un mondo molto diverso dal passato e noi dobbiamo fare in modo che i giovani siano attrezzati per affrontarlo al meglio”.
Quanto al tema del lavoro, continua il ministro, “noi possiamo migliorare le condizioni di contesto. Lo Stato non può fare l’imprenditore e non lo deve fare, deve però produrre le migliori condizioni possibili perché i cittadini possano diventare imprenditori di se stessi”.
Rispondendo alle domande dei giornalisti sulla disoccupazione e la crescita delle imprese, Poletti spiega che “bisogna aiutare la società a crescere e metterla nelle migliori delle condizioni. Questo è lo sforzo che stiamo facendo, costruendo servizi e aiutando tutti quanti ad avere una opportunità. “C’è una connessione – ricorda – tra una dinamica di crescita delle imprese e i posti di lavoro. Non credo che nessuna legge mai possa di per sé inventare posti di lavoro o creare posti di lavoro, ma le leggi possono migliorare il contesto e rendere più facile per le imprese crescere, aiutandole a fare delle scelte perché attraverso la decontribuzione assumere una persona costa qualcosa in meno”.
Quanto al tema del lavoro, continua il ministro, “noi possiamo migliorare le condizioni di contesto. Lo Stato non può fare l’imprenditore e non lo deve fare, deve però produrre le migliori condizioni possibili perché i cittadini possano diventare imprenditori di se stessi”.
Rispondendo alle domande dei giornalisti sulla disoccupazione e la crescita delle imprese, Poletti spiega che “bisogna aiutare la società a crescere e metterla nelle migliori delle condizioni. Questo è lo sforzo che stiamo facendo, costruendo servizi e aiutando tutti quanti ad avere una opportunità. C’è una connessione tra una dinamica di crescita delle imprese e i posti di lavoro. Non credo che nessuna legge mai possa di per sé inventare posti di lavoro o creare posti di lavoro, ma le leggi possono migliorare il contesto e rendere più facile per le imprese crescere, aiutandole a fare delle scelte perché attraverso la decontribuzione assumere una persona costa qualcosa in meno”. (agi)

 

 

 

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