FERRARA – Dal 30 settembre al 2 ottobre torna a Ferrara “Internazionale”, il festival di giornalismo organizzato dal settimanale e giunto alla decima edizione. Un weekend di incontri, dibattiti, spettacoli e proiezioni. I grandi nomi del giornalismo internazionale per 3 giorni animeranno la città emiliana.
Il filo conduttore di questa edizione è il coraggio. Serve coraggio per anteporre la conoscenza alla paura, il viaggio alla distanza, l’accoglienza alle barriere. Serve coraggio per rispondere al terrore con più diritti, per ripensare a un’economia più inclusiva, per fornire risposte solide a domande complesse e per costruire un’informazione corretta e imparziale, libera dal condizionamento della paura e da interessi economici. “Questa è la decima edizione del festival di Internazionale”, ha dichiarato Giovanni De Mauro, direttore di Internazionale, nel corso della conferenza stampa di presentazione.
“Come sempre, cercheremo di sfogliare un numero del giornale lungo tre giorni, con un occhio ai grandi temi di che attraversano la società. Nell’anno della candidatura di Hillary Clinton alla Casa Bianca, rifletteremo sul potere delle donne e sulle discriminazioni di genere e anche di privacy e tecnologia con il teorico della rete Evgeny Morozov a dialogo con Stefano Rodotà”.
Tra i temi al centro del festival i diritti dei migranti, la lotta alle discriminazioni di genere e la libertà di stampa. Grande attenzione alla politica nazionale e internazionale, a partire dall’ottava edizione del Premio per il giornalismo d’inchiesta Anna Politkovskaja, quest’anno assegnato al giornalista investigativo e attivista egiziano Hossam Bahgat, distintosi per le sue coraggiose inchieste sui metodi autoritari del governo di Al Sisi.
Ospiti d’onore della cerimonia di premiazione Paola Deffendi e Claudio Regeni, genitori di Giulio, ricercatore italiano ucciso al Cairo, con Lina Attalah, giornalista egiziana. Rebecca Traister, autrice di All the single ladies, un’inchiesta sulla vita economica, sessuale e emotiva delle donne americane, e Katha Pollit, poetessa e saggista femminista discuteranno con Ida Dominijanni, filosofa italiana, del peso che la discriminazione di genere conserva ancora nella politica statunitense. Non mancherà la riflessione di uno dei più grandi giornalisti britannici David Randall, insieme allo scrittore Marco Mancassola, sul dopo Brexit, con un focus sulle conseguenze del voto inglese sul nostro paese: dall’economia alla finanza passando per l’immigrazione.
Tiziano Tagliani, sindaco di Ferrara ha sottolineato come la città oggi abbia superato le difficoltà del terremoto e come sia per indole accogliente. “Nella progenie degli Estensi è presente un musulmano, gli abitanti di Ferrara sono internazionali e il festival ci aiuta a ragionare e aiuta i nostri giovani ad affrontare i cambiamenti e le crisi internazionali”, ha sottolineato il primo cittadino.
“Siamo particolarmente fieri che quest’anno il premio Politkoskaja sia consegnato al giornalista egiziano Baghat dai genitori di Giulio Regeni – ha detto Paolo Marcolini, presidente Arci Ferrara – la nostra associazione si impegna sul rispetto dei diritti umani, aiutateci a dipingere la città di giallo per mantenere alta l’attenzione su Giulio”.
“Anche quest’anno Medici Senza Frontiere è lieta di essere partner del Festival di Internazionale a Ferrara”, ha dichiarato Francois Dumont, direttore della comunicazione di Msf Italia. “Tanti incontri, dibattiti ed eventi per accendere un riflettore in primo luogo sul tema degli ospedali sotto attacco, a un anno dal terribile bombardamento dell’ospedale di Msf a Kunduz, in Afghanistan, dove persero la vita 42 persone. E ancora rischi e i compromessi di lavorare in contesti ostili; le innovazioni mediche tra business e salute; il digitale al servizio dell’azione umanitaria e non ultima la migrazione. Ne parleremo con ospiti nazionali e internazionali e presso il nostro corner in Piazza Trento e Trieste sarà possibile vivere, oltre che conoscere, la realtà di milioni di persone in fuga tramite i visori a 360 gradi della Milionidipassi Experience”.
Per Beatrice Covassi, Capo della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, “in questo momento storico, tra Brexit e attentati nel cuore dell’Europa c’è il rischio che montino i populismi e che si disgreghi l’Unione. Il festival ci permette di riflettere sull’Europa accogliente che vogliamo, una Europa che non respinge”.
Per l’economia a Ferrara incontro con Paul Mason, autore del caso editoriale Postcapitalismo (Il Saggiatore), il saggio che ripercorre storia del capitalismo evidenziandone le contraddizioni; Julia Cagè, economista francese esperta in nuovi modelli sostenibili di informazione, autrice del libro Salvare i media, Bompiani e Hu Shuli, direttrice di Caixin Media e più volte inserita da Foreign Policity tra i 100 pensatori più importanti del mondo.
David Rieff, giornalista e analista politico statunitense, Jonathan Freedland, The Guardian, e l’ex direttrice di Le Monde e ora editorialista del Guardian, Natalie Nougayre’de discuterano delle regioni dell’ascesa dei momenti populisti in Europa e negli Stati Uniti. Mentre Dan Savage, il dissacrante giornalista statunitense famoso per i suoi consigli sessuali e per la sua rubrica su Internazionale, parlerà di sesso senza tabù, di bullismo e omofobia con Claudio Rossi Marcelli e i ragazzi dei licei di Ferrara. E ancora Elisabeth Pisani autrice di Indonesia ecc. (Add Editore), il racconto di un’avventura lunga 20.000 km attraverso il più grande stato-arcipelago del mondo, l’ambientalista Bertha Isabel Zu’niga Cáceres, Enrico Giovannini, prsidente di ASviS, il politologo francese Olivier Roy e Edwy Plenel, fondatore di Mediapart.
Tornano, inoltre, i grandi documentari di Mondovisioni a cura di CineAgenzia e la rassegna di audio-documentari Mondoascolti a cura di Jonathan Zenti. Non mancheranno workshop, incontri con i giornalisti di Internazionale per raccontare i dietro le quinte della rivista, presentazioni di libri, spazi dedicati ai più piccoli. Inoltre arriva per la prima volta a Ferrara, in occasione del festival, la mostra World Press Photo 2016 che si terrà nel nuovo Pac – Padiglione d’Arte Contemporanea, all’interno del giardino di Palazzo Massari dal 30 settembre al 23 ottobre 2016.
Tiziano Tagliani, sindaco di Ferrara ha sottolineato come la città oggi abbia superato le difficoltà del terremoto e come sia per indole accogliente. “Nella progenie degli Estensi è presente un musulmano, gli abitanti di Ferrara sono internazionali e il festival ci aiuta a ragionare e aiuta i nostri giovani ad affrontare i cambiamenti e le crisi internazionali”, ha sottolineato il primo cittadino.
“Siamo particolarmente fieri che quest’anno il premio Politkoskaja sia consegnato al giornalista egiziano Baghat dai genitori di Giulio Regeni – ha detto Paolo Marcolini, presidente Arci Ferrara – la nostra associazione si impegna sul rispetto dei diritti umani, aiutateci a dipingere la città di giallo per mantenere alta l’attenzione su Giulio”.
“Anche quest’anno Medici Senza Frontiere è lieta di essere partner del Festival di Internazionale a Ferrara”, ha dichiarato Francois Dumont, direttore della comunicazione di Msf Italia. “Tanti incontri, dibattiti ed eventi per accendere un riflettore in primo luogo sul tema degli ospedali sotto attacco, a un anno dal terribile bombardamento dell’ospedale di Msf a Kunduz, in Afghanistan, dove persero la vita 42 persone. E ancora rischi e i compromessi di lavorare in contesti ostili; le innovazioni mediche tra business e salute; il digitale al servizio dell’azione umanitaria e non ultima la migrazione. Ne parleremo con ospiti nazionali e internazionali e presso il nostro corner in Piazza Trento e Trieste sarà possibile vivere, oltre che conoscere, la realtà di milioni di persone in fuga tramite i visori a 360 gradi della Milionidipassi Experience”.
Per Beatrice Covassi, Capo della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, “in questo momento storico, tra Brexit e attentati nel cuore dell’Europa c’è il rischio che montino i populismi e che si disgreghi l’Unione. Il festival ci permette di riflettere sull’Europa accogliente che vogliamo, una Europa che non respinge”. (Agi)