Concordata con l’ex ad Laura Cioli una buonuscita di 3,75 milioni di euro

Rcs: il 26 settembre la nomina del nuovo Cda

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Laura Cioli

Laura Cioli

MILANO – Come anticipato giovedì scorso da Giornalisti Italia, l’assemblea degli azionisti di Rcs è stata convocata per il 26 settembre per deliberare in merito alla nomina del nuovo Cda, al termine di una maratona di riunioni culminata con l’ingresso nel board del nuovo socio di riferimento, Urbano Cairo, con l’incarico di presidente e amministratore delegato.
Come già riferito, il Cda ha, infatti, preso atto delle dimissioni, con effetto immediato, del presidente Maurizio Costa, dell’amministratore delegato Laura Cioli e del consigliere indipendente Gerardo Braggiotti; al loro posto sono stati cooptati, oltre a Cairo, anche Stefania Petruccioli e Marco Pompignoli.
Il Cda di Rcs “esprime apprezzamento per la decisione di Maurizio Costa, Laura Cioli e Gerardo Braggiotti di rinunciare al proprio mandato, assunta nell’interesse di assicurare a Rcs Mediagroup una rapida e agevole transizione verso un consiglio di amministrazione che possa adeguatamente rappresentare la mutata compagine sociale, assicurando la presenza di una maggioranza di consiglieri indipendenti, a tutela dell’interesse degli azionisti di minoranza e del mercato in generale”.
I consiglieri Dario Frigerio, Mario Notari, Teresa Cremisi e Stefano Simontacchi hanno rassegnato a loro volta le dimissioni dal cda di Rcs “con efficacia dalla data dell’assemblea degli azionisti” che nominerà il nuovo cda.
Quanto ai dettagli della buonuscita di 3,75 milioni di euro concordata con l’ex amministratore delegato Laura Cioli, in carica per circa nove mesi, Rcs ha deliberato “nell’ambito di una transazione generale novativa che prevede la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro” alla data di oggi e “la cessazione immediata del rapporto di amministrazione inscindibilmente connesso al rapporto di lavoro”.
La somma le sarà corrisposta “contestualmente alla sottoscrizione dell’accordo transattivo” a fronte della rinuncia “a ogni domanda o diritto comunque connessi o occasionati dagli intercorsi rapporti di lavoro e di amministrazione e dalla loro risoluzione”.
Il patto di non concorrenza in vigore per Cioli, siglato nel 2015 al momento dell’assunzione, è riferito a tutti i competitor del gruppo che operano prevalentemente nel settore dell’editoria cartacea e/o digitale ed è valido su tutto il territorio italiano. L’accordo per l’uscita della manager tiene conto “dell’esigenza di favorire una rapida e tranquilla transizione verso un consiglio di amministrazione che possa adeguatamente rappresentare la mutata compagine della società, avviando le iniziative per lo sviluppo di Rcs previste dal progetto di integrazione 2017-2018” presentato da Cairo. (Agi)

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