Il gruppo francese non vuole più acquistarne il 100% come da contratto. È rottura

Mediaset: Vivendi cambia idea su Premium

Mediaset Premium

Pier Silvio Berlusconi

Pier Silvio Berlusconi

MILANO – Dietrofront di Vivendi sull’annunciato acquisto del 100% di Mediaset Premium, e il titolo del Biscione crolla in borsa. È proprio Mediaset a comunicare che il gruppo francese ora intende ora “acquistare solo il 20% del capitale di Mediaset Premium”, invece che il 100% come stipulato, e “non intende comunque onorare il contratto”.
A Mediaset – che fa sapere di essere pronta a far valere i propri diritti in tribunale – replica il gruppo di Bolloré, parlando di “divergenze significative” di valutazione su Premium e informa di aver fatto una nuova proposta per trovare un accordo su Premium. Nel frattempo il titolo Mediaset soffre in Borsa.
Sulla vicenda Fininvest – la società a cui fa capo il 34,738% di Mediaset – non usa mezzi termini e denuncia “l’eccezionale gravità e l’assoluta scorrettezza del comportamento di Vivendi”.
“L’atteggiamento di Vivendi – afferma Fininvest in un comunicato  lascia chiaramente intuire che il suo vero, non dichiarato obiettivo fosse in realtà quello di costituirsi in modo surrettizio e inaccettabile una posizione di estremo rilievo nell’azionariato di Mediaset”.
“Non c’è nessuna negoziazione in corso tra Mediaset e Vivendi”, scrive invece il Gruppo Mediaset, che precisa che “la negoziazione è già avvenuta e si è conclusa con il contratto regolarmente firmato tra le parti l’8 aprile 2016”, aggiungendo: “L’analisi dei risultati di Premium è ovviamente avvenuta prima della firma, come accade prima di ogni assunzione di impegni”.
Infine Mediaset conferma “di non aver mai ricevuto alcuna contestazione formale sulla validità o i contenuti del contratto”.
È possibilista, invece, l’amministratore delegato di Vivendi, Arnaud de Puyfontaine: “Non penso che non si troveranno soluzioni” a proposito delle discussioni aperte con Mediaset in merito all’accordo di integrazione.
“È un contratto binding fatto di diversi punti – ha detto l’ad – e stiamo discutendo da due settimane con il board”.
“Sulla base degli elementi emersi dalla discussione abbiamo proposto un’evoluzione dell’accordo che ne tenga conto: ci piace Mediaset, ha una grande storia, niente è cambiato ma non c’è un accordo completo”, ha precisato il manager. Che, però, non ha risposto a chi gli ha chiesto se, in caso di fallimento delle discussioni, un’alternativa possa essere rappresentata dall’acquistare azioni Mediaset sul mercato. De Puyfontaine ha ricordato che tra i nodi c’è la sfida sul mercato pubblicitario, su quelle delle pay tv e l’importanza di combinare la pay e la free tv.

I commenti sono chiusi.