MILANO – Ispezione Consob in Mediobanca, la scorsa settimana, in merito al dossier Rcs. L’autorità di vigilanza ha chiesto documenti in merito all’Opa lanciata da Andrea Bonomi in accordo con i soci forti di Rcs (Pirelli e Unipol), tra cui la stessa Piazzetta Cuccia. La Consob era intervenuta ufficialmente all’inizio dello scorso maggio, chiedendo a Mediobanca chiarimenti sulle indiscrezioni di stampa relative a un presunto coinvolgimento dell’istituto nell’elaborazione di una controfferta all’Ops annunciata da Urbano Cairo lo scorso 8 aprile. Il 9 maggio l’istituto guidato da Alberto Nagel aveva precisato in una nota che avrebbe svolto le “opportune valutazioni” in merito all’offerta di Cairo una volta pubblicato il documento informativo. “In questo contesto – era scritto nella nota – l’istituto si riserva di valutare ogni opzione per la miglior valorizzazione della propria partecipazione, ivi incluso il mantenimento della stessa o eventuali proposte alternative, di cui possa essere destinatario”. Tre giorni dopo, l’ad Nagel, in una conference call con la stampa, aveva affermato: “Non siamo noi promotori, non siamo un gruppo editoriale e quindi valutiamo quello che c’è sul tavolo di concreto. In Rcs siamo un soggetto che vuole valorizzare la sua partecipazione nei modi e nei tempi giusti”. Il documento di offerta di Bonomi è stato depositato negli uffici della Consob il 20 maggio: venerdì la commissione ha “congelato” il dossier chiedendo informazioni supplementari. Sabato scorso, invece, l’Ops di Urbano Cairo ha avuto ok da parte della stessa Consob. (Adnkronos).
Per l’ispezione in Mediobanca la Consob si avvale della collaborazione della Guardia di Finanza. Secondo fonti di Mediobanca, riferisce Askanews, si è trattato di “un’ispezione ordinaria, di routine, come ce ne sono state tante altre volte, nell’ambito di un’operazione di mercato”. Secondo Il Sole 24 Ore Radiocor Plus “non è da escludere che la valutazione in corso presso gli uffici preposti della Consob possa guardare anche alla tempistica di costituzione delle holding lussemburghesi che fanno capo al finanziere Andrea Bonomi (a capo di Investindustrial)”. Come anticipato, infatti, da Radiocor Plus, “il fondo – che insieme a Mediobanca, Della Valle, Pirelli e UnipolSai ha lanciato la controfferta cash (0,70 euro per azione) su Rcs – ha costituito nel Granducato, con un atto notarile datato 10 maggio, la International Investments Holding che nella stessa data ha costituito la International Acquisitions Holding. Quest’ultima, secondo il comunicato del 16 maggio scorso, deterrà il 45% della newco che lancerà l’Offerta, mentre il restante 55% sarà detenuto dagli altri 4 soci di cordata. Le due holding lussemburghesi neo-costituite hanno caratteristiche analoghe e il capitale della International Acquisition Holding ha già registrato una variazione, con l’entrata in gioco di una terza finanziaria. Il 16 maggio la International Investments ha, infatti, trasferito alla Strategic Capital Holdings, un’altra società della galassia Bi-Invest costituita nell’aprile 2015, una parte dei titoli della International Acquisitions.
Accertamenti sull’offerta dei soci di Bonomi e forse sulle holding lussemburghesi