Nasce il Fondo Sanitario Confcommercio, una novità nell’assistenza integrativa

Sanità: Casagit si allea con Confcommercio

Daniele Cerrato

Daniele Cerrato

Francesco Rivolta

Francesco Rivolta

ROMA – Un nuovo fondo in materia di assistenza sanitaria integrativa che nasce grazie all’alleanza tra Casagit, la Cassa autonoma di assistenza integrativa dei giornalisti, e Confcommercio. Si chiama “Fondo Sanitario Confcommercio” ed è il primo fondo di assistenza sanitaria integrativa a livello nazionale per gli imprenditori del commercio, del turismo, dei servizi e dei trasporti che diventa realtà grazie a Casagitservizi (www.casagitservizi.it) e alla rete, sempre più numerosa, di strutture private convenzionate portata “in dote” dalla Cassa sanitaria dei giornalisti.
A presentarlo, stamane a Roma, sono stati il presidente della Casagit, Daniele Cerrato, e il direttore generale di Confcommercio, Francesco Rivolta.
“Con Casagit – ha detto Francesco Rivolta – abbiamo immaginato un fondo dedicato alla tutela dei nostri soci, imprenditori, lavoratori autonomi e partite Iva, che possa arrivare a contare 35 mila iscritti in un anno. Oggi le partite Iva sono il segmento meno tutelato del nostro Paese e la nostra organizzazione, che rappresenta 700mila imprese, dopo aver affrontato il tema della tutela sanitaria per i dipendenti, non poteva non affrontare quello della tutela sanitaria dei nostri soci”.
Dal canto suo, Daniele Cerrato ha sottolineato, con soddisfazione, che “la Casagit si sta allenando per rispondere alla sfida della costruzione del secondo pilastro, quello della sanità integrativa. All’iscritto verrà consegnata una card nominativa che gli consentirà l’accesso alla rete di strutture convenzionate”.
Rivendicando l’importanza di questo accordo “con una confederazione così radicata sul territorio nazionale” quale è Confcommercio, il presidente della Cassa sanitaria dei giornalisti ha poi ricordato il “preoccupante” dato dell’Istat, secondo cui “oltre il 40% degli italiani hanno dovuto metter mano al portafoglio per ottenere una prestazione sanitaria, non riuscendo a trovarla nel Servizio sanitario nazionale nei tempi giusti per le proprie esigenze. Con questo Fondo – ha detto Cerrato – non solo interveniamo per tali esigenze, ma leghiamo il diritto alla salute e quello al lavoro”.
“Avevamo convenzioni – ha aggiunto il presidente della Casagit – basate sulla geografia delle testate e dei giornalisti, perciò concentrate nei capoluoghi di regione, mentre ora siamo riusciti a passare da 250 centri e poliambulatori diagnostici ad oltre 500, raddoppiando l’offerta”.

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