RENDE (Cosenza) – “Sono venuto qui come cittadino di questa area urbana e di questa regione per portarvi un saluto e sostenere la vostra battaglia”. Un cittadino “qualunque” non lo è, però, perché lui è Mario Occhiuto sindaco di Cosenza e giornalista pubblicista iscritto all’Ordine ed al Sindacato Giornalisti della Calabria.
“E’ un sentimento misto di impotenza e rabbia quello che trasmette il triste esito a cui è giunta la vicenda del quotidiano l’Ora della Calabria”. Dopo aver manifestato la propria vicinanza al direttore, ai giornalisti, ai poligrafici e a tutto il personale amministrativo della testata che, all’indomani della proclamazione di uno sciopero di tre giorni, non è andata paradossalmente più in stampa ed è stata cancellata da Internet per ordine del liquidatore nominato dalla proprietà, il sindaco di Cosenza ha voluto farlo personalmente incontrando i giornalisti che hanno occupato la redazione centrale di Rende.
“Non è più – ha detto Mario Occhiuto – solo una sconfitta per la libertà di informazione. Si tratta di un’assoluta mancanza di rispetto verso il diritto al lavoro e tutti i sacrifici che, specie in queste ultime difficili settimane, sono stati compiuti da dipendenti rimasti senza garanzie per il futuro”.
“Mettere improvvisamente la parola fine a questa realtà significa – ha sottolineato il sindaco di Cosenza – calpestare la dignità di coloro che, in un già critico contesto generale, si ritroveranno privi di occupazione e anche di fiducia nel domani”.
Il primo cittadino bruzio si è, quindi, intrattenuto con i giornalisti in stato di occupazione e, conversando al telefono con il direttore Luciano Regolo, ha ribadito la propria preoccupazione per le “quasi settanta persone che rischiano di trovarsi senza lavoro”.
Mario Occhiuto ha annunciato, inoltre, che alcuni imprenditori lo hanno contattato per sapere come potersi rendere “utili alla causa” dell’Ora.
Il sindaco giornalista di Cosenza, Mario Occhiuto, in visita alla redazione occupata