BRUXELLES (Belgio) – La Federazione Internazionale dei Giornalisti (Ifj) condanna fermamente il tentato omicidio, a Mogadiscio, di Omar Faruk Osman, segretario generale del Sindacato dei giornalisti della Somalia (Nusoj) e leader di punta dell’Unione dei giornalisti africani.
Osman stava entrando nell’ufficio del sindacato, nella zona Taleh a Mogadiscio, quando è entrato in azione un commando armato che ha cominciato a sparare contro di lui. Grazie al tempestivo intervento delle guardie del corpo, il giornalista è stato messo in salvo, ma una delle guardie del corpo e due passanti sono rimasti feriti.
“L’Ifj – afferma il presidente Jim Boumelha – è sconvolta da questo attentato alla vita del leader della nostra unione in Somalia e la sua salvezza è a dir poco un miracolo. Questo terribile episodio – sottolinea il leader del sindacato mondiale dei giornalisti – rappresenta una sfida al tentativo di costruire un forte sindacato indipendente in un Paese rovinato da 20 anni di conflitto. Un Paese nel quale la libertà di stampa è spesso violata, le istituzioni statali sono deboli o assenti e lo Stato di diritto è sopraffatto dalla violenza degli uomini”.
La Federazione internazionale dei giornalisti, di concerto l’Unione nazionale dei giornalisti del Regno Unito (Nuj), si unisce all’appello ai funzionari del Ministero degli Esteri e del Commonwealth ed al Governo britannico per sollecitare le autorità somale ad “impedire ogni forma di violenza o minaccia ai giornalisti” e le istituzioni di sicurezza a “lavorare per tutelare i diritti dei cittadini somali, tra cui i difensori dei diritti umani, come i giornalisti”.
“Questo – afferma, dal canto suo, il segretario generale dell’Ifj, Anthony Bellanger – è l’ultimo esempio delle minacce continue ai giornalisti ed agli operatori dei media in Somalia e dei continui tentativi di minare la libertà di stampa e di espressione”.
“L’Ifj – aggiunge Bellanger – prende atto dell’inchiesta avviata dall’Agenzia nazionale di Intelligence e Sicurezza (Nisa), ma ricordato che bisogna agire rapidamente e con decisione in questo e in tutti i casi che si sono registrati per anni in Somalia”.
I giornalisti somali ricordano che l’attentato ad Omar Faruk Osman, arriva il giorno dopo la sua denuncia contro la controversa legge sui media approvata, lunedì scorso, dal parlamento somalo, descritta dal segretario generale dei giornalisti della Somalia come una minaccia per la libertà dei media in Somalia, tanto da aver invitato il presidente somalo a non firmarlo.
La Somalia è uno dei paesi più pericolosi al mondo per i giornalisti e Omar Faruk ed il suo sindacato Nusoj sono stati in prima linea nella battaglia per migliorare i diritti dei giornalisti e della libertà di espressione.
Solidarietà ad Omar Faruk Osman viene espressa anche dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana, per la quale il giornalista ha collaborato partecipando alle azioni di solidarietà per le colleghe ed i colleghi di Radio Shabelle, costretti a fuggire in Italia e poi nel Nord Europa.
Il segretario dei giornalisti somali è miracolosamente scampato ad un attentato