ROMA – Cinque anni di reclusione per bancarotta fraudolenta: questa la condanna inflitta all’ex senatore Giuseppe Ciarrapico per il crac della Eco, l’Editoriale Ciociaria Oggi.
La VIII Sezione Penale del Tribunale di Roma, presieduta da Marcello Liotta, ha pronunciato la sentenza in accoglimento delle richieste del pubblico ministero Francesco Dall’Olio.
All’ex senatore del Pdl e presidente della squadra di calcio As Roma, il pm ha contestato l’utilizzato delle casse dell’Editoriale Ciociaria Oggi, dichiarata fallita con sentenza del tribunale del 21 luglio 2010, con “l’intenzione di ingannare i soci e il pubblico” e per “conseguire un ingiusto profitto”. Condannati anche alcuni suoi collaboratori nella amministrazione della Eco.
Nell’ambito della vicenda, il Nucleo della Polizia Valutaria della Guardia di Finanza aveva sequestrato a Ciarrapico beni e proprietà per un valore di 2,5 milioni di euro. Un sequestro che aveva seguito quello che, nel maggio 2010, ha interessato conti correnti, quote societarie ed immobili nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Roma per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
L’ammontare dei contributi statali erogati, tra il 2002 ed il 2007, a due imprese editoriali controllate dal figlio sarebbe di circa 20 milioni di euro.
Crac “per ingannare i soci” e “conseguire un ingiusto profitto”: 5 anni di reclusione