CHIASSO (Svizzera) – “Nella vita di ognuno di noi si arriva a un momento in cui bisogna cambiare rotta, io ho deciso di farlo a 45 anni….”. Così, il 9 settembre del 2011, il giornalista cilentano Francesco Sampogna spiegava, in un blog, la sua decisione di lasciare la provincia di Salerno per tornare in Svizzera, la terra nella quale erano emigrati i suoi genitori e che lo aveva visto nascere, ad Einsiedeln.
Varie attività nel settore dell’import-export, del marketing e della consulenza aziendale, quindi la direzione di un autonoleggio, il 69 Special di via Bossi, a Chiasso. L’attività per la quale è stato arrestato dalla Polizia cantonale con l’accusa di falsificazione di contratti di noleggio di alcune autovetture per evitare che bande di scassinatori e truffatori fossero identificate.
Gli esiti dell’inchiesta, coordinata dal Procuratore Moreno Capella, sono stati resi noti dal Ministero Pubblico a conclusione delle indagini svolte in diverse nazioni europee che hanno, tra l’altro, fatto emergere truffe assicurative. L’autonoleggio 69 Special e cinque autovetture sono stati posti sotto sequestro.
Francesco Sampogna è accusato di falsificazione di documenti in Svizzera