ROMA – È autentica la discussa foto nella quale Lee Harvey Oswald impugna un fucile dello stesso tipo di quello utilizzato per uccidere il presidente Kennedy. È la conclusione di un’indagine basata su una nuova tecnica di ricostruzione in 3D sviluppata da Hany Farid del Dartmouth College e descritta sulla rivista Journal of Digital Forensics, Security and Law.
La fotografia analizzata è una delle prove che secondo la versione ufficiale dimostrerebbero la colpevolezza di Oswald ma che, secondo altri, sarebbe in realtà un’immagine ritoccata artificialmente. Si tratta di un set di fotografie scattate nel 1963 che mostrano l’assassino ritratto in un cortile con una pistola al fianco, un giornale comunista in mano e un fucile dello stesso tipo di quello usato per l’attentato di Dallas.
Al momento dell’arresto Oswald sostenne che le foto fossero false e ancora oggi alcuni sostengono che ci sarebbero delle incongruenze nelle luci e che la posa del soggetto fotografato sarebbe impossibile, perchè sbilanciato a causa del peso del fucile.
Per eliminare ogni dubbio i ricercatori americani hanno testato l’autenticità della foto con una nuova tecnica di analisi e ricostruzione in 3D che ha permesso di ricostruire ogni dettaglio della scena.
“La nostra analisi dettagliata della posa di Oswald – ha spiegato Farid – dell’illuminazione, delle ombre e del fucile che ha in mano confuta tutte le tesi di una manomissione della foto”. (Ansa)
Una nuova tecnica di ricostruzione in 3D smentisce tutte le tesi di manomissione