La paura fa rinvio. Soltanto 36 consiglieri nazionali su 119 rispondono all’appello

Fnsi: fumata nera, salta l’elezione del presidente

Giancarlo Tartaglia e Giuseppe Giulietti

Giancarlo Tartaglia e Giuseppe Giulietti

ROMA – Fumata nera in Corso Vittorio Emanuele II. Convocato per oggi, con all’ordine del giorno l’elezione del presidente della Federazione Nazionale Stampa Italiana, il Consiglio nazionale è andato deserto per mancanza del numero legale.
All’appello chiamato dal direttore Giancarlo Tartaglia, nella sala “Walter Tobagi” della Fnsi, hanno risposto 36 dei 119 consiglieri nazionali, pertanto al consigliere anziano Stefano Tallia non è rimasto altro che dichiarare deserta la seduta. Entro venti giorni sarà convocata una nuova riunione per eleggere il successore di Santo Della Volpe, scomparso nel luglio scorso a soli 60 anni per una brutta malattia.
Per l’elezione del presidente, lo statuto della Fnsi prevede, nelle prime due votazioni, la maggioranza dei tre quinti degli aventi diritto, ovvero 72 voti, mentre dalla terza votazione è sufficiente la maggioranza assoluta dei presenti purché partecipi alla votazione la maggioranza assoluta degli aventi diritto, ovvero 60 consiglieri nazionali.
La mancanza del numero legale ha, dunque, impedito la probabile ufficializzazione delle candidature che da qualche mese circolavano negli ambienti federali e che, alla vigilia della riunione, in realtà avevano trovato in Giuseppe Giulietti l’unico candidato in grado di raccogliere i consensi necessari per essere eletto.
Le frizioni alimentate dalla minoranza della maggioranza e la pretesa di Giulietti di essere eletto al primo turno hanno provocato l’impasse che ha consigliato di mandare deserta la seduta in attesa di chiarirsi le idee.
Decisione forse precipitosa, considerato che dall’opposizione era giunta la disponibilità a ragionare su un percorso condiviso che consenta alla Federazione Nazionale della Stampa di uscire dall’attuale situazione di stallo attraverso il coinvolgimento di tutte le Associazioni Regionali di Stampa.
Una disponibilità offerta nell’esclusivo interesse della Fnsi che, in un momento drammatico come quello attuale, non ha bisogno di divisioni, ma di convergenze per unire sotto la bandiera della difesa della professione e della qualità dell’informazione tutte le forze sane, le professionalità e le esperienze positive che la categoria dispone.

Un commento

  1. Inutile girarci intorno. Anche per mandare avanti un chiosco davanti al Colosseo ci vogliono gli attributi. Figurarsi a dirigere un’associazione carica di storia come la Fnsi.

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