Sui muri del centro di Messina contro il vice capo redattore della Gazzetta del Sud

Insulti e minacce al giornalista Lucio D’Amico

Lucio D’Amico

Gazzetta del Sud

MESSINA – Insulti e minacce, sui muri della città di Messina, nei confronti del giornalista Lucio D’Amico, vice capo redattore del quotidiano Gazzetta del Sud e direttore dell’emittente televisiva Rtp.
A qualcuno, evidentemente, ha dato fastidio il fondo pubblicato dal quotidiano messinese nel quale il giornalista ha criticato gli “eccessi di forme di contestazione che non rispettano i beni comuni e agevolano oggettivamente il degrado della città”.
Nato a Messina il 12 settembre 1962, Lucio D’Amico è giornalista professionista iscritto all’Ordine di Sicilia dall’11 gennaio 1993. Solidarietà e vicinanza a Lucio D’Amico sono state espresse dal Consiglio dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia che ritiene “inammissibili forme di intolleranza anacronistiche, che non rendono onore a chi se ne fa promotore, né a chi non ne prende le distanze tempestivamente, senza ma e senza se”.
L’Ordine di Sicilia chiede per questo al prefetto Stefano Trotta e al sindaco Renato Accorinti di “ripristinare le condizioni per un confronto sereno e civile sui temi informativi di interesse collettivo nella Città dello Stretto”.
A prendere posizione sul grave gesto anche il Comitato di redazione della Gazzetta del Sud, secondo il quale “le scritte ingiuriose apparse sui muri di Messina nei confronti del collega Lucio D’Amico non solo delegittimano l’intera categoria professionale, ma rappresentano una vera e propria minaccia nei confronti di chi fa solo il suo dovere: informare”. “Questi episodi – afferma il Cdr – delineano delle vere e proprie intimidazioni e minacce di ritorsioni nei confronti di chi si occupa di determinati argomenti”.
Il Cdr della Gazzetta del Sud, pertanto, “non solo esprime solidarietà e vicinanza al collega Lucio D’Amico, ma invita la magistratura a fare piena luce sulla vicenda, le forze dell’ordine a individuare i responsabili di questi vili gesti” e il sindaco di Messina “affinché si provveda nel più breve tempo possibile a cancellare le indecorose scritte che offendono non solo la categoria dei giornalisti ma anche la dignità di un’intera citttà”. (giornalistitalia.it)

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