MILANO – Ho chiuso il mio rapporto di lavoro con la Mondadori, dopo 19 anni e 10 mesi. Potevo approfittare del prepensionamento, ma ho fatto un’altra scelta: quella di rimanere un giornalista attivo, che versa i suoi contributi all’Inpgi 1 e 2. Una decisione ben ponderata e, per me, importante.
Mi mancheranno i tramonti californiani di Segrate con vista sull’Idroscalo, le ragazze meravigliose della segreteria di redazione di Panorama, gli incontri in piazzetta e al bar spesso incentrati sulla Juve. Gli amici e i colleghi della Mondadori, invece, non mi mancheranno. So già che c’incontreremo anche oltre il laghetto…
Per anni sono stato il consulente di centinaia, forse di migliaia di colleghi. Questa volta ho fatto il consulente di me stesso e ho deciso di scommettere sulla mia capacità di lavorare ancora piuttosto che sulla pensione sicura.
Il mio posto di ‘inoptato’ andrà a beneficio di altri colleghi più bisognosi. Alle mie spalle ho molti anni di versamenti e la legge 416 non mi poteva fare alcun ‘regalo’. In più mi piace il fatto che la mia pensione non vada a gravare sulle casse dello Stato e che io non debba impoverire troppo le entrate del nostro Istituto di previdenza.
Continuerò, invece, a versare all’Inpgi e a dare una parte del mio tempo, come amministratore, fino all’inizio 2016. Poi, dopo le nuove elezioni, vedremo.
D’ora in poi, il mio motto è il verso finale di una bellissima canzone di Fabrizio De André: “Continuerai a farti scegliere, o finalmente sceglierai”.
Dal primo agosto 2015 sono un libero professionista e ho già dei progetti. Comincio una nuova vita e auguro buona vita a tutti.
Edmondo Rho
Un grazie ad Edmondo Rho per farci credere ancora al giornalismo, all’etica, all’ideale, alla coerenza.