ROMA – “Salviamo l’Inpgi” è il titolo della petizione che vede tra i primi firmatari i consiglieri nazionali Fnsi Paolo Corsini, Federica Frangi e Pierangelo Maurizio, il vicepresidente dell’Unione nazionale giornalisti pensionati Stefania Giacomini, l’ex membro del Cda Enzo Cirillo, l’ex presidente dell’Ordine dei giornalisti del Lazio Bruno Tucci, Antonio Cardin, il vice presidente dell’Associazione Stampa Romana Omar Reda, ed i consiglieri dell’Asr Fabrizio De Jorio, Francesco Latini e Marcel Vulpis.
Una petizione di forte contestazione al Cda dell’Inpgi, presieduto da Andrea Camporese, ed alla Segreteria della Fnsi guidata da Raffaele Lorusso, che pone “la questione Inpgi come la priorità assoluta da affrontare e risolvere”.
Tenendo conto che “le ricadute della crisi lavorativa possono affondare definitivamente l’Istituto”, i promotori denunciano che “l’Inpgi naviga in pessime acque per colpa di Consigli di amministrazione negli ultimi anni impegnati nell’incredibile esercizio di rendere un istituto di previdenza – che eroga pensioni, assegni di disoccupazione, Cig, e indennità di invalidità – una finanziaria dove poter giocare con i capitali”.
“I giornalisti inquilini Inpgi – evidenziano, tra l’altro, i promotori della petizione – possono essere stritolati da affitti da tempo abbondantemente fuori mercato” considerato che “si profila una svendita nell’interesse di pochi soliti noti, senza regole certe e tutele per i diritti acquisiti. Dunque sacrifici, pesanti per tutti proprio nel momento in cui i conti saltano perché non si riesce a fermare l’emorragia dei contratti di lavoro e perché non abbiamo la forza di difendere, potenziandola, la massa retributiva che vede oggi i giovani e le fasce intermedie della categoria fortemente penalizzate da contratti di lavoro capestro”.
I promotori della petizione (https://www.change.org/p/giornalisti-salviamo-l-inpgi) reiterano, infine, la richiesta di dimissioni del presidente Andrea Camporese e dell’intero Cda dell’Inpgi, avanzata da oltre un anno, per commissariare l’ente “dall’interno” e giungere ad elezioni “immediate”.
Una petizione con primi firmatari i consiglieri nazionali Fnsi, Corsini, Frangi e Maurizio