ROMA – Come se non bastasse a metterci ko il caldo infermale di questi giorni, ecco che arriva una minaccia – altrettanto micidiale, al pari dell’afa – per i nostri computer. E, di conseguenza, la nostra privacy, annessi e connessi (password, account, dati, etc.).
È la Polizia di Stato a metterci in guardia da questo “nuovo” fenomeno che si sta diffondendo in Rete in questi ultimi giorni: “Attenzione – si legge sul sito web della Polizia Postale – agli avvisi di dispositivi ‘infettati’”.
La Polizia ci spiega chiaramente (https://www.commissariatodips.it/notizie/articolo/-86ea051258.html) come riconoscere – e, dunque, evitare – la frode informatica dell’estate 2015: “Nel corso della navigazione si apre un banner con la seguente scritta ‘POTRESTI ESSERE STATO INFETTATO….’. Si raccomanda di non: 1) Procedere ad alcuna installazione. 2) Non contattare eventuali numeri telefonici indicati. 3) Non seguire eventuali link riportati”.
Inoltre, sottolinea la Polizia Postale, “nel caso di dubbio circa la presenza di virus procedere nel seguente modo: 1) scansione del proprio dispositivo con antivirus aggiornato; 2) rivolgersi a personale tecnico specializzato”.