ROMA – È tornato libero, ma con l’obbligo di firma due volte a settimana, Gabriele Paolini, il più noto dei disturbatori televisivi, che dal 2013 è agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico per le accuse di prostituzione, pornografia minorile e violenza sessuale.
Lo ha deciso la quinta Sezione penale del Tribunale davanti alla quale Paolini è imputato, accogliendo la richiesta dello stesso pubblico ministero Claudia Terracina.
Le accuse fatte a Paolini sono conseguenti ai suoi rapporti soprattutto con un ragazzo che all’epoca dei fatti era minorenne.
Paolini ha sempre respinto le imputazioni parlando sempre di rapporti affettuosi con il ragazzo, Daniel, escludendo che ci sia stata sotto qualsiasi forma prostituzione. Oggi davanti ai giudici è comparso il ragazzo per ricordare i fatti e confermare a sua volta che non ci fu prostituzione ma soltanto rapporti tra innamorati. A questo punto il pubblico ministero ha rilevato che non ci sono più esigenze cautelari e ha chiesto ai giudici il provvedimento che consente a Paolini di lasciare gli arresti domiciliari e anche il braccialetto elettronico.
Il “disturbatore”, difeso dagli avvocati Lorenzo La Marca e Massimiliano Kornmuller, lasciando il Palazzo di giustizia ha detto “le accuse nei miei confronti sono state smentite. Non c’è stata alcuna attività di prostituzione o scambio di denaro e si è trattato di un rapporto affettuoso e duraturo”. (Adnkronos)
Il più molesto dei disturbatori tv era ai domiciliari per prostituzione e violenza sessuale