Mimmo Carrieri effettuava un servizio-denuncia in un sito archeologico del Salento

Giornalista aggredito dai camperisti abusivi

Mimmo Carrieri

Mimmo Carrieri

Il tratto di spiaggia invaso dai camperisti abusivi nonostante il divieto

Il tratto di spiaggia invaso dai camperisti abusivi

MARUGGIO (Taranto) – Una ventina di camperisti abusivi hanno insultato, minacciato e aggredito il giornalista Mimmo Carrieri. Il cronista era intento a scattare alcune fotografie a corredo di un servizio di denuncia contro l’inosservanza del divieto di sosta da parte di campeggiatori e camperisti, nel tratto archeologico prospiciente 
l’area dell’ex Tonnara di Marina di Torricella, nel comune salentino di Marruggio, in provincia di Taranto.
Mimmo Carrieri, cronista del quotidiano on line “Viv@voce” e noto ambientalista, il 30 giugno scorso aveva presentato un esposto ai carabinieri denunciando il danneggiamento del sito archeologico a tutela del quale, sin dal 20 luglio 2004, il Comune di Maruggio ha emesso un’ordinanza di divieto di sosta per campeggiatori e camperisti, ben evidenziata nella zona.

I resti archeologici posti sotto tutela

I resti archeologici posti sotto tutela

Il cartello di divieto

Il cartello di divieto

Mimmo Carrieri da anni si batte per la tutela del sito, sottoposto a vincolo dalla Soprintendenza Archeologica, che comprende, tra l’altro, una pavimentazione a mosaico di epoca romana.
Il giornalista, dopo essere stato accerchiato, insultato e minacciato da una ventina di camperisti, è stato aggredito da alcuni di essi che gli hanno strappato di mano il telefono cellulare e la macchina fotografica digitale. Solo il pronto intervento di due giovani, che hanno convinto gli aggressori a lasciarlo andare, ha evitato il peggio. Carrieri ha, quindi, immediatamente chiesto l’intervento d i carabinieri che, giunti sul posto, hanno identificato una decina di persone.
“Questa volta ho veramente avuto paura”, ha confessato Mimmo Carrieri, denunciando anche la colpevole assenza di quanti sono deputati a far rispettare la legge e le ordinanze “senza aspettare e costringere i cittadini, giornalisti o ambientalisti che siano, ad esporsi a rischi di questo tipo”.
Il giornalista-ambientalista, comunque, non è nuovo a questi episodi di violenza. Da tre anni, infatti, è stato sottoposto alla “vigilanza dinamica” delle forze dell’ordine per le minacce ricevute per la sua attività di denuncia a tutela dell’ambiente e del territorio.

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