PARIGI (Francia) – Julian Assange bussa alla porta della Francia, ma Parigi non è al momento intenzionata ad aprire.
In una lunga lettera inviata al presidente Francois Hollande e pubblicata dal quotidiano Le Monde, il controverso fondatore di Wikileaks, che vive da “tre anni e dieci giorni” barricato nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra, chiede che gli sia concesso l’asilo politico in Francia, in quanto “giornalista perseguitato e minacciato di morte dalle autorità statunitensi a causa della mia attività professionale”.
L’Eliseo, però, ha subito gelato le sue speranza: con un sintetico comunicato dai toni distaccati ha fatto sapere di non aver intenzione di “dare seguito” alla richiesta, dato che “un’analisi approfondita” della situazione di Assange esclude che ci siano “pericoli immediati” per la sua vita. (Ansa)
Il fondatore di Wikileaks chiede asilo politico come “giornalista perseguitato”