ANNAPOLIS (Usa) – Ha solo 21 anni, è stata già assunta da un’emittente della Virginia collegata alla Cbs dopo la laurea in giornalismo all’università del Maryland, ma Noor Tagouri ha già lanciato la sua sfida ai network americani, vuole essere la prima “anchor woman” di un tg americano ad indossare il velo. Perché per lei lo hijab non è un segno di debolezza, anzi: “mi dà forza, mi ha aiuta a fare quello che voglio”.
E grazie alla tenacia, e alla creatività, con cui insegue il suo sogno, Noor è diventata una celebrità, ancora non del video ma dei social media: nel 2012, quando era quindi studentessa universitaria, ha infatti pubblicato un post con un foto sua seduta, ovviamente con il capo scoperto, nello studio delle news dell’Abc di Washington, sotto le parole “my dream”. Il post divenne virale, ottenendo 96mila “like” su Facebook, 62mila follower su Instagram e 17mila su Twitter.
Nonostante la sua determinazione, Noor – che vive a casa con il padre, medico, la madre e tre fratelli – non ha dubbi su come potrebbe comportarsi di fronte ad un eventuale scelta: “la mia identità per me è più importante del mio lavoro”, afferma esprimendo comunque la convinzione che la sua fede islamica, e la sua scelta di indossare il velo, non le creerà problemi con la sua carriera di giornalista televisiva.
A confortarla anche la recente sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti che ha dato ragione a Samantha Elauf, la giovane donna che ha denunciato Abercrombie& Fitch per discriminazione per non averla assunta dopo essersi presentata ad un colloquio con il velo.
Una sentenza che, afferma la giornalista, costituisce “un enorme passo avanti verso” una società in cui la gente non deve essere penalizzata perché si veste in modo non conforme alla maggioranza. “Credo che stiamo cambiando, siamo stanchi di essere la copia carbone dell’immagine che la società si aspetta”, conclude, battagliera, Noor. (Adnkronos)
Laureata in giornalismo, 21 anni, è stata assunta da un’emittente collegata alla Cbs