Il Tg satirico di Mediaset incolpa l’Authority, ma la decisione l’ha presa la Rai

No al filmato? Striscia contro l’Agcom, anzi no

Striscia la NotiziaROMA – “L’Agcom ha vietato la diffusione del filmato satirico di Striscia la notizia che sarebbe dovuto andare in onda ieri sera su Raiuno durante il Premio Regia Televisiva”. A renderlo noto è la redazione del tg di Antonio Ricci, aggiungendo che “il filmato censurato conteneva una rappresentazione satirica dei principali leader politici italiani visti come supereroi dei fumetti, dal Ministro Alfano nei panni di Mr. Fantastic al Premier Renzi con il corpo de ‘La cosa’ e Silvio Berlusconi con il mantello del Cavaliere Mascarato”.
Immediata la replica dell’AgCom, che nega perentoriamente di aver “oscurato” il filmato: “L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni non interviene ex ante e non ha mai ricevuto richieste in merito al video satirico di Striscia la notizia che sarebbe dovuto andare in onda ieri sera su Rai1 durante il Premio Regia Televisiva”.
Finita qui? Neanche per sogno. Perché mentre Striscia dirama un nuovo comunicato in cui precisa, dopo la secca replica dell’AgCom, che “l’organizzatore del Premio Regia Televisiva ci ha comunicato che l’Agcom, l’autorità per le garanzie nelle comunicazioni, avrebbe (da notare l’uso di un più prudente condizionale, questa  volta, ndr) vietato la diffusione del filmato satirico”, nella querelle interviene anche Viale Mazzini: “Non si capisce la polemica visto che la legge sulla par condicio vieta a noi come a tutti gli altri broadcaster nel nostro Paese la presenza diretta o indiretta in qualsiasi forma della politica e dei politici in trasmissioni di intrattenimento. E, comunque, la direzione di Rai1 aveva comunicato fin dall’altro ieri la cosa a Striscia la notizia”.

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