WASHINGTON (Usa) – Non avrà fatto certo piacere alla Casa Bianca vincere il “Jefferson Muzzle”, il premio che ogni anno il Thomas Jefferson Center for the Protection of Free Expression conferisce per il “peggior accesso” dato alla stampa. Il centro, impegnato nella tutela della libertà di espressione, ha in effetti inserito non solo la Casa Bianca ma gran parte del governo federale nella lista con cui ogni anno stigmatizza quelli che definisce gli affronti al primo emendamento.
Oltre alla Casa Bianca, che è stata molto criticata negli ultimi mesi per la prassi adottata di vietare ai fotografi indipendenti l’accesso a moltissimi eventi del presidente che vengono “coperti” solo da fotografi ufficiali, nella lista dei “premiati” figura anche il dipartimento di Giustizia, al primo posto, la National Security Agency e il dipartimento di Sicurezza interna.
I premi vengono annunciati ogni anno in occasione del 13 aprile, il compleanno di Thomas Jefferson, terzo presidente americano che era un grande sostenitore della libertà di espressione. I vincitori ottengono una maglietta con un ritratto di Jefferson con la bocca chiusa da un cerotto nero.
Il dipartimento di Giustizia è stato “premiato” per aver controllato i dati telefonci dei giornalisti dell’Ap e di Foxnews. Mentre Nsa e dipartimento sicurezza interna per aver intentato un’azione contro un sito che vendeva magliette con scritte che prendevano in giro il governo, in particolare una che recitava “Nsa: l’unica parte del governo che effettivamente vi ascolta”, con un riferimento ai programmi di spionaggio a danno anche degli americani rivelati da Edward Snowden. (Adnkronos)
Premiata con il “Jefferson Muzzle”: lo storico presidente con un cerotto in bocca