Mons. Giuseppe Mani: “I parroci diranno alla gente di non comprare l’Unione Sarda”

Il vescovo ai cronisti: “Andate a morì ammazzati”

Mons. Giuseppe Mani, arcivescovo emerito di Cagliari

Mons. Giuseppe Mani, arcivescovo emerito di Cagliari

CAGLIARI – “Il vostro giornale è un porcaio. Andate a morì ammazzati, voi e quel povero uomo del vostro proprietario”. Sono le parole che un cronista dell’Unione Sarda si è sentito rivolgere dall’arcivescovo emerito di Cagliari, monsignor Giuseppe Mani, 78 anni, quando l’ha interpellato sulla vicenda dell’ex parroco di Mandas e Villamar arrestato per abusi sessuali su alcuni ragazzini e sull’autosospensione del parroco della Cattedrale di Cagliari.
A denunciarlo è il Comitato di redazione del quotidiano di Cagliari, secondo il quale l’arcivescovo avrebbe rincarato la dose aggiungendo: “Dirò a tutti i parroci della Curia di invitare la gente a non comprare più L’Unione”.
Il Cdr ed i giornalisti dell’Unione Sarda “restano sbigottiti per le parole pronunciate dall’ex arcivescovo Giuseppe Mani contro il nostro collega, il nostro giornale e il nostro editore. Frasi ingiuriose e volgari che non ci saremmo mai aspettate da un sacerdote, alto esponente della Chiesa”.
“Non è la prima volta – ricordano i giornalisti del quotidiano – che monsignor Mani attacca l’Unione Sarda, rea semplicemente di voler analizzare le notizie rispettando la verità dei fatti, ma stavolta ha superato tutti i limiti imposti dal buon gusto e dai corretti rapporti sociali”.
“Tralasciamo – aggiunge il Cdr – ciò che sarebbe dovuto dal tono del suo ministero. Vale per l’ex arcivescovo come per chiunque altro la regola più semplice: le minacce e gli insulti non ci impediranno di svolgere il nostro lavoro nel rispetto dell’interesse dei lettori, quello per un’informazione corretta, completa e senza sconti per nessuno”.
Dal canto suo, il coordinatore del Gruppo Cronisti Sardi dell’Unci, Maria Francesca Chiappe, denuncia “le inaccettabili parole pronunciate dall’arcivescovo emerito di Cagliari. Da un lato l’arresto dell’ex parroco di Villamar per abusi sessuali su ragazzini, dall’altro la misteriosa autosospensione del parroco della Cattedrale di Cagliari, sullo sfondo quella che appare una guerra di potere tra le gerarchie ecclesiastiche, vecchie e nuove”
I cronisti sardi auspicano che “monsignor Mani torni sui suoi passi e riprenda coi cronisti un dialogo costruttivo anche sui casi più difficili e le situazioni più complicate, nel rispetto dei ruoli”.

 

 

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