Il VI “Guido Carli” anche al giornalista Antonio Polito e all’editore Urbano Cairo

Premiata “l’eccellenza” Azzurra Caltagirone

Azzurra Caltagirone ascolta la motivazione del premio letta da Barbara Palombelli

Azzurra Caltagirone ascolta la motivazione del premio letta da Barbara Palombelli

ROMA –  “Rileggendo i pensieri di Carli, mi ha impressionato la sua infinita fiducia in questo Paese. Era convinto che l’Italia ce l’avrebbe fatta. E questo suo messaggio lo voglio trasmettere a tutti e anche ai miei figli”. Azzurra Caltagirone, vice presidente dell’omonimo gruppo editoriale e della Fieg, ha così commentato il Premio Guido Carli ricevuto nella Sala della Regina, a Montecitorio, dalla giornalista Barbara Palombelli. Un intervento commosso, quello della Caltagirone, che nella cerimonia di consegna della VI edizione del Premio organizzato dalla nipote di Guido Carli, Romana Liuzzo, ha voluto ricordare la figura dell’indimenticabile direttore del Messaggero, Pietro Calabrese.
Oltre alla vicepresidente della Federazione Italiana Editori Giornali, a ricevere il premio dedicato alle eccellenze italiane sono stati l’editore Urbano Cairo (al quale è andato il Premio Speciale), il presidente di Telecom Italia Giuseppe Recchi, l’amministratore delegato di Poste Italiane Francesco Caio, il giornalista Antonio Polito, l’imprenditore e banchiere Gianni Zonin, l’amministratore delegato e vicepresidente di Medusa Giampaolo Letta, l’onorevole Mariastella Gelmini, l’imprenditore Giovanni Rana, il presidente del Bioparco di Roma Federico Cocci’a, il presidente dell’Eni Emma Marcegaglia (premio alla carriera).
La giuria che ha assegnato le undici medaglie di bronzo appositamente coniate dall’Istituto Poligrafico dello Stato era, ancora una volta, presieduta da Gianni Letta, e composta da Barbara Palombelli, Vittorio Feltri, Mario Orfeo, Roberto Rocchi, Franco Bernabè, Antonio Patuelli, Matteo Marzotto, Giovanni Malagò, Debora Paglieri, Guido Massimo Dell’Omo.
A 22 anni dalla scomparsa di Guido Carli, Gianni Letta ha voluto ricordare il “grande italiano e grande europeo”, sottolineando  che, soprattutto ora, l’economista avrebbe consigliato di “continuare a insistere nella costruzione dell’Europa e di frenare gli egoismi nazionali”. (giornalistitalia.it)

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