Serata da Oscar grazie all’infaticabile e istrionico presidente Elio Giuliani

Il Circolo della Stampa premia la “pesaresità”

La giocatrice del Bayern Raffaella Manieri e il presidente del Circolo della Stampa Elio Giuliani

La giocatrice del Bayern Raffaella Manieri e il presidente del Circolo della Stampa di Pesaro Elio Giuliani

PESARO (Pesaro-Urbino) – Elio Giuliani, storico direttore di Radio Città e presidente del Circolo della Stampa di Pesaro, non si smentisce mai: da formidabile istrione e perfetto padrone di casa, ha messo a segno anche quest’anno un Premio ricco di personaggi, presenze, sorprese. In Sala – ancora una volta, quella dell’Auditorium di Palazzo Montani Antaldi, che ha saputo riunire il salotto buono della città – o in videocollegamento. Tanto di cappello, naturalmente, ai vincitori dell’edizione 2015 del Premio ideato (nel 1964) e promosso dal Circolo della Stampa e destinato ai pesaresi, o residenti nella provincia di Pesaro-Urbino, distintisi nei settori del sociale, della cultura, dell’imprenditoria e dello sport.
Lunghi applausi hanno accompagnato, l’altra sera, la consegna dei riconoscimenti all’ottantenne regista e autore fanese Leandro Castellani, premiato “per la sua lunga e mirabile che lo colloca saldamente nella storia dello spettacolo”; l’ammiraglio Giorgio Gomma “per l’alto vertice di comando raggiunto a tutela della pace e della convivenza internazionali”, presente in video poiché impegnato nelle operazioni conseguenti al naufragio dei migranti nello Stretto di Sicilia; la calciatrice del Bayern Monaco Raffaella Manieri, “per aver brillantemente dimostrato ancora una volta quale possa essere il valore delle donne nello sport”, premiata a sopresa premiata dalla docente dell’Università di Londra Selene Scarsi.
Premiata a distanza, con il supporto video, Roberta Petrucci, pediatra di Medici Senza Frontiere, impegnata in un meeting mondiale sull’ebola. E poi le Spille d’Oro per i trent’anni di iscrizione all’Ordine ai giornalisti Paolo Angeletti e Marco Bedinotti.
In platea, tra tante teste “coronate” – sindaco, prefetto, alti gradi dell’Arma, qualche parlamentare –, anche Lucia Annibali, l’avvocatessa sfregiata con l‘acido dall’ex fidanzato, premiata lo scorso anno per il suo (infinito) coraggio.

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