ROMA – Ha truffato il Dipartimento per l’editoria della presidenza del Consiglio dei ministri ottenendo fino al 2010 – senza averne diritto – contributi per circa 20 milioni euro: a queste conclusioni è giunto il giudice del tribunale Roberto Ranazzi che ha condannato Giuseppe Ciarrapico, ex senatore del Pdl nonché ex presidente della AS Roma, a tre anni di reclusione nella veste di “dominus” e proprietario della “Nuova Editoriale Oggi” e della “Editoriale Ciociaria oggi”.
È stato, invece, assolto il figlio Tullio (difeso dall’avvocato Bruno Assumma), che la procura aveva coinvolto nella vicenda “quale soggetto di riferimento nella gestione e nell’organizzazione dell’attività editoriale nonché titolare di specifiche competenze connesse all’impiego delle risorse finanziarie che derivavano dai contributi pubblici”.
Assoluzione anche per le due segretarie del Gruppo, Stefania Mastrantonio e Cristina Tirabassi (assistite da Francesco Caroleo Grimaldi), che rispondevano di favoreggiamento reale per aver aiutato i due Ciarrapico a “eludere le investigazioni” dell’autorità giudiziaria.
Un anno e sette mesi di reclusione, infine, è la pena inflitta a Giovanni De Sanctis, ritenuto dalla procura il legale rappresentante della “Print Management” e della “Polaris srl” e accusato, assieme a Giuseppe Ciarrapico, di aver evaso le imposte indicando nelle dichiarazioni annuali del 2004 e del 2006 “elementi passivi fittizi avvalendosi di documenti per operazioni inesistenti”. (Agi)
L’ex senatore condannato per 20 milioni di contributi illeciti. Assolto il figlio Tullio