Padre del quotidiano con Eugenio Scalfari, Gianni Rocca e Giampaolo Pansa

Addio Mario Pirani, fondatore de “la Repubblica”

Mario Pirani

Mario Pirani

ROMA – Giornalismo in lutto per la scomparsa di Mario Pirani, fondatore e vicedirettore del quotidiano “la Repubblica” con Eugenio Scalfari, Gianni Rocca e Giampaolo Pansa. È morto stanotte a Roma all’età di 89 anni. Nato a Roma il 3 agosto 1925, era giornalista professionista iscritto all’Ordine del Lazio dal 19 gennaio 1958.
Il suo debutto con il giornalismo è legato alla rivista “Pattuglia”, settimanale della gioventù democratica italiana che si riconosceva in Alleanza Giovanile, la formazione politica formata dai giovani comunisti, socialisti e indipendenti federata alla World Federation of Democratic Youth. Quindi, il passaggio al quotidiano dell’Eni “Il Giorno”, un’esperienza che gli consentì di diventare anche funzionario dell’Ente Nazionale Idrocarburi. Pirani è stato anche direttore del settimanale “L’Europeo”, dal 1979 al 1980, succedendo a Giovanni Valentini, e direttore di “Amministrazione civile”. Dal Presidente della Repubblica è stato insignito dei titoli di Grande Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana (nel 2000) e Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana (nel 2005).
Scrittore, nel 1995 ha vinto il Premiolino. Tra i suoi libri: “Il fascino del nazismo. Il caso Jenninger: una polemica sulla storia” (Il Mulino, 1989, pp. 157), “Il futuro dell’economia visto dai maggiori economisti italiani” (Arnoldo Mondadori Editore, 1993, pp. 229), “È scoppiata la terza guerra mondiale? Le democrazie tra pacifismo e difesa” (Arnoldo Mondadori Editore, 2004, pp. 302), “Poteva andare peggio. Mezzo secolo di ragionevoli illusioni” (Arnoldo Mondadori Editore, 2010, pp. 430). (giornalistitalia.it)

la Repubblica

L’uscita del numero 0 di Repubblica. Da sx: Sandro Viola, Giorgio Forattini, Rolando Montesperelli, Mario Pirani, Giorgio Signorini, Franco Bevilacqua, Eugenio Scalfari, Fausto De Luca, Andrea Barbato, Amedeo Massari, Gianni Rocca e Gianluigi Melega.

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