Gli editori ricevuti al Quirinale dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Fieg: “Puntare sull’editoria giornalistica di qualità”

Da sinistra: Gianfranco Astori, Sergio Mattarella, Maurizio Costa, Azzurra Caltagirone, Enrico Selva Coddè e Fabrizio Carotti

Da sinistra: Gianfranco Astori, il Presidente Sergio Mattarella, Maurizio Costa, Azzurra Caltagirone, Enrico Selva Coddè e Fabrizio Carotti

ROMA  – “Un’opportunità di grande importanza per illustrare lo stato dell’arte e le prospettive del settore dell’editoria”. La Federazione Italiana Editori Giornali commenta, così, l’incontro al Quirinale con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accompagnato dal consulente per l’Informazione, Gianfranco Astori, e la delegazione guidata dal presidente  Maurizio Costa, dai i vicepresidenti Azzurra Caltagirone e Enrico Selva Coddè e dal direttore generale Fabrizio Carotti.
Partendo dalla rappresentazione di una pesante crisi che ha investito il settore, sia come riflesso della generale crisi economica sia per gli importanti impatti della rivoluzione digitale, la Fieg ha voluto sottolineare come “il valore di una editoria giornalistica di qualità rappresenti una risorsa inestimabile per la crescita civile e sociale del Paese”.
Costa ha ricordato “le sfide più rilevanti che attendono l’editoria in questa delicata fase evolutiva: innanzitutto la tutela del diritto d’autore e la proprietà intellettuale in tutte le sue forme, accompagnata dalla modernizzazione e dall’adeguamento delle diverse componenti della filiera editoriale”.
Ringraziando Mattarella per l’attenzione dimostrata ai problemi dell’editoria, la Fieg ha, inoltre, ricordato l’azione promotrice presso il Governo dell’avvio di un progetto di sistema per affrontare in un quadro organico le rilevanti problematiche che il mondo dell’editoria deve affrontare.

Un commento

  1. Resta da capire come si possa perseguire un giornalismo “di qualità” rottamando tutte le firme importanti che vengono avviate al pensionamento o, peggio, al pre-pensionamento. E che diritto d’autore vogliono tutelare con ragazzotti che fanno finta di scrivere per due euro a “pezzo”?
    Una riflessione seria (anche in casa Fieg) non sarebbe tempo sprecato.

Commenti chiusi