TUNISI (Tunisia) – Si fanno fotografare con dei cartelli con su scritto “Je suis Bardo” o “Je suis Tunisie”, slogan che ricordano la campagna di solidarietà per l’attacco al magazine francese Charlie Hebdo, e poi mettono la foto in rete. Così molti internauti di tutto il mondo stanno dimostrando la loro vicinanza ad un paese che è ancora sotto shock per l’attacco terroristico al Museo nazionale del Bardo.
Intanto è ancora incerto il bilancio della carneficina di probabile stampo jihadista al Museo del Bardo di Tunisi. Si parla, per ora, di 24 morti.
Delle quattro “possibili” vittime italiane comunicate dalle autorità tunisine, “due non sono vittime ma feriti”, ma “ci sono due dispersi”, ha detto ad Agorà, stamani, il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. Se i dispersi dovessero risultare morti, il bilancio delle vittime italiane sarebbe, dunque, quattro.
“Oggi in Italia – ha sottolineato il ministro Gentiloni – tutti i livelli di allerta di mobilitazione delle forze di sicurezza sono al massimo e concentrati sulla minaccia terroristica”. (Ansa)
In rete migliaia di foto con questo slogan dopo l’attacco dell’Isis al Museo del Bardo