ROMA – Con uno scrosciante applauso la Giunta Esecutiva della Fnsi, riunita ieri sera a Roma nella sala “Walter Tobagi”, ha salutato il giornalista Renzo Santelli che si è congedato dall’incarico di responsabile dell’Ufficio Stampa e delle Relazioni esterne del Sindacato dei giornalisti italiani. Diciannove anni di competente e appassionato servizio andato ben oltre l’incarico professionale.
Renzo Santelli, al fianco del mitico direttore Giancarlo Tartaglia, è stato, tra l’altro, attivo protagonista di tutte le battaglie a favore dei giornalisti, in particolare di quelli degli Uffici Stampa. Un’esperienza raccolta nel libro, scritto a quattro mani con Vincenzo Perone, «Delitto Imperfetto – Intrighi, retroscena e colpi di mano per affossare la “150”», la vera storia della legge sugli uffici stampa pubblici che, a 15 anni dalla sua approvazione, brilla ancora solo per intrighi, retroscena, capovolgimenti di fronte di presunti amici via via scoperti abili doppiogiochisti, interlocutori falsi ingenui, pericolosi come i tanti nemici manifesti… Un volume giunto alla seconda edizione, così come il “Libro bianco sul lavoro nero” dedicato al precariato nel settore giornalistico.
Nato il 18 luglio 1947, giornalista professionista dal 16 febbraio 1982, Renzo Santelli ha lavorato al quotidiano “l’Unità” dal 1976 al 1994, con direttori Pavolini, Reichlin, Petruccioli, Macaluso, D’Alema, Foa, occupandosi prima delle province, poi del sindacale e delle iniziative speciali. È stato anche fondatore e direttore del settimanale economico “Impresa” e collaboratore di importanti trasmissioni televisive in Rai, soprattutto con Donatella Raffai.
In Federazione della Stampa dal Congresso di Villasimius, nel 1996, Renzo è stato, inoltre, il “motore” delle più grandi manifestazioni organizzate dalla Fnsi negli ultimi anni, ovvero quelle nelle quali il sindacato dei giornalisti è riuscito a portare in piazza numerosissimi cittadini schierati al fianco dei giornalisti in difesa della libertà di stampa e della qualità della professione.
Dalla battuta sempre pronta e con un carattere da eterno fanciullo, Renzo Santelli è, innanzitutto, un amico vero e sincero, che ha sempre messo al servizio della categoria la sua grande competenza, la sempre fresca passione e le straordinarie doti proprie delle persone perbene.
Adesso avrà certamente più tempo da dedicare al suo grande amore, Silvana, ed alle sue passioni: le moto, la barca, la collina toscana e l’isoletta greca Kalamos che, ormai da un pezzo, hanno preso il posto della politica che, dopo una vita di lotte, giustamente, non riesce a prendere più sul serio. Senza dimenticare, però, la categoria dei giornalisti che ha ancora tanto bisogno dei suoi consigli e, soprattutto, del suo genuino entusiasmo. (giornalistitalia.it)
Carlo Parisi