ROMA – L’assemblea dei redattori de “Il Messaggero” ha approvato (con un voto contrario ed un astenuto) un documento nel quale giudica“ grave e inaccettabile” l’avvio da parte della società editrice della procedura di licenziamento collettivo di cinque colleghi ai sensi della legge 223/91, attivata mentre è ancora in corso uno stato di crisi (ex legge 416/81), che ha previsto la cassa integrazione straordinaria per 29 persone.
Proprio la legge 416, in base alla quale “Il Messaggero” ha già avuto accesso a due stati di crisi nell’arco degli ultimi cinque anni (con una riduzione complessiva dell’organico del giornale di circa un terzo), è la normativa specificamente preposta ad affrontare le situazioni critiche nel settore editoriale.
L’assemblea ritiene, quindi, impraticabile ogni altra scorciatoia, chiede l’immediato ritiro della procedura e affida al Cdr un pacchetto di cinque giorni di sciopero.
Grave e inaccettabile la procedura di licenziamento collettivo per cinque giornalisti