MILANO – E’ morto in una clinica di Milano, nella notte, all’età di 93 anni lo scrittore ed editore Livio Garzanti. Lo comunica, su incarico della famiglia, l’avvocato Marino Busnelli. Livio Garzanti era figlio di Aldo, fondatore della casa editrice che porta il nome di famiglia, sorta dopo aver rilevato le Edizioni Treves nel 1936.
Dalla fine degli anni Quaranta ha diretto la prestigiosa rivista culturale “L’Illustrazione Italiana” e nel 1952 ha preso la guida della casa editrice di cui è diventato presidente alla morte del padre, nel 1961. A lui il merito di aver lanciato, nel 1955, Pier Paolo Pasolini con la pubblicazione di “Ragazzi di vita”. Lui stesso è autore di vari romanzi tra cui “L’amore freddo” e “La fiera navigante”.
Nel 1995 la Garzanti Editore fu venduta ad Utet (51%) e Messaggerie italiane (49%). Nel 1998 vennero scorporate le varie attività della Garzanti: alle Messaggerie (e poi al gruppo GeMS) furono ceduti i cataloghi di varia e delle Garzantine. Livio Garzanti ha avuto tre mogli: Orietta Sala, Gina Lagorio (cui ha dedicato “Amare Platone”, una riflessione sul Fedro di Platone) e l’attuale Louise Michail. Lascia un figlio, Eduardo. La camera ardente si aprirà lunedì mattina nella Sala Garzanti, affrescata da Tullio Pericoli con immagini salienti della storia della casa editrice, che dalle 14 ospiterà anche la commemorazione funebre civile. La sala si trova in via della Spiga 30, a Milano, nel palazzo che ha ospitato la casa editrice e che per questo viene chiamato Palazzo Garzanti. (Ansa)
Il cordoglio del presidente della Repubblica Mattarella
ROMA – “Ho appreso della scomparsa di Livio Garzanti e ne ricordo il ruolo di rilievo nell’editoria italiana, fondato su una spiccata sensibilità letteraria e allo stesso tempo notevoli capacita’ di divulgazione del sapere. Sono vicino ai familiari, a tutti coloro che gli hanno voluto bene e al mondo della cultura che ne subiscono la perdita”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel telegramma inviato alla famiglia Garzanti.